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Notiziario Marketpress di Mercoledì 28 Gennaio 2015
 
   
  17 NUOVI PROGETTI NELL’AMBITO DI H2020 PER CELEBRARE LA ROBOTICA

 
   
  Bruxelles, 28 gennaio 2015 - Con una quota pari al 32 % del mercato globale, l’Europa ha buone possibilità di ricoprire un ruolo importante nel campo della robotica negli anni a venire. In quest’ultimo periodo gli ingegneri europei si sono impegnati per guadagnarsi una posizione di primo piano in settori come i robot simili alle piante, i bracci robotici, i robot umanoidi, la tecnologia incentrata sull´uomo, l´intelligenza artificiale o persino la robotica cognitiva. E adesso non è il momento di prendersi una pausa: la tecnologia si sta evolvendo a un ritmo vertiginoso e per tenere il passo con questi cambiamenti è necessario un impegno continuo verso ambiziose iniziative di R&s. Il segno più recente di questo impegno continuato da parte dei responsabili delle decisioni dell’Ue è l’annuncio del finanziamento dei primi 17 progetti nell’ambito di Orizzonte 2020. Tra questi, 13 fanno parte delle “Azioni di ricerca & sviluppo” incentrate sullo sviluppo di abilità e tecnologie chiave rilevanti per la robotica industriale e di servizio, mentre 4 sono “Azioni di innovazione” volte a introdurre, testare e convalidare soluzioni innovative in un contesto reale. Una cosa che si nota immediatamente quando si esaminano i vari progetti è la loro visione riguardo a quello che dovrebbe definire la robotica in futuro. Questa visione si può riassumere in quattro obiettivi distinti ma complemetari: ispirarsi alle specificità umane, superare i limiti del nostro corpo, assisterci in compiti noiosi o difficili e aiutarci ad affrontare sfide globali. Nell’ambito di Orizzonte 2020, i robot dovranno prima di tutto capirci meglio. Un esempio interessante è il progetto Robdream, che si propone di rendere le fasi inattive dei robot il più utili possibile per gli esseri umani: proprio come gli esseri umani sognano quando dormono, il processo di apprendimento dei robot non dovrebbe finire spingendo il tasto “off”. I robot invece dovrebbero sfruttare al massimo questo tempo di riposo per riflettere sulle esperienze fatte e migliorare la capacità di risolvere i problemi che si presenteranno in futuro. Allo stesso modo, i robot del futuro hanno ancora molto da imparare dagli esseri umani in termini di interazione con il loro ambiente e i loro “colleghi” umani e progetti come Soma (“Soft-bodied Intelligence for Manipulation”) e Cogimon (“Cognitive Interaction in Motion”) promettono di essere passi nella giusta direzione. Quindi i robot dovrebbero diventare copie perfette dei loro creatori? Assolutamente no. Più la tecnologia si evolve, più vediamo i robot come mezzi per aiutarci a svolgere compiti difficili o noiosi. Pensate alla pulizia di rifiuti nucleari (Romans), la manutenzione industriale (Secondhands), lo svolgimento di varie operazioni sulle catene di montaggio (Sarafun), la costruzione di aeroplani (Comanoid), la manutenzione di siti industriali (Aeroarms), la pulizia dei pavimenti (Flobot), l’ispezione dei siti di disastri in condizioni di bassa visibilità (Smokebot), il controllo delle istallazioni sottomarine (Wimust) o persino la raccolta dei peperoni (Sweeper). La complementarietà tra umani e robot è fondamentale e raggiunge il suo culmine con Centauro, un progetto ispirato alla fantascienza che si occuperà della simbiosi tra umani e robot per mezzo dello sviluppo di un robot simile a un centauro. Gli operatori umani potranno controllare questa tecnologia rivoluzionaria per mezzo di una tuta integrale di telepresenza basata sulla realtà aumentata. Un’altra cosa che i robot dovrebbero fare è aiutarci nei momenti difficili, quando la nostra salute e il nostro benessere sono a rischio. Per quanto riguarda il primo caso, ultimamente robot in grado di aiutare le persone affette da Alzheimer o demenza sono stati ampiamente documentati. Ma gli scienziati di H2020 vogliono andare oltre con Retrainer, una tecnologia basata sui robot che aiuta i pazienti neurologici a recuperare le funzioni di braccia e mani e Eureyecase che mira ad aiutare i chirurghi nell’uso molto delicato di chirurgia vitreoretinica dell’occhio. Il benessere poi sarà assicurato dalla tecnologia robotica sviluppata nell’ambito di Flourish, un progetto che riguarda l´uso della robotica per tecniche agricole di precisione, un passo importante se vogliamo nutrire una popolazione mondiale che continua a crescere. Con questi progetti, l’Ue propone obiettivi ambiziosi per la tecnologia robotica del futuro e prepara il terreno per una nuova era di collaborazione tra esseri uamani e robot a beneficio di tutti. Per ulteriori informazioni, visitare: http://ec.Europa.eu/programmes/horizon2020/    
   
 

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