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Notiziario Marketpress di Martedì 10 Aprile 2007
 
   
  AL TEATRO LEONARDO DAL 13 APRILE AL 6 MAGGIO MOLTO RUMORE PER NULLA DI WILLIAM SHAKESPEARE

 
   
  Milano, 10 aprile 2007 - «Da sempre lavoriamo con e sul corpo, abbiamo cercato dare corpo alle parole utilizzando il nostro sapere espressivo, la nostra abitudine ad abitare il palcoscenico come spazio di azione, accantonando ogni pretesa filologica che ci sarebbe sembrata mera presunzione e restando coerenti al percorso artistico compiuto finora. Non abbiamo voluto creare una versione attualizzata della commedia scespiriana ma, più semplicemente, una visione nella quale potessimo riconoscere anche noi stessi e la nostra storia artistica. E la nostra storia parla anche di un pensiero sulla comicità che va sempre più raffinandosi, non solo attento alla risata ma anche alla poesia e alla delicatezza. Molto Rumore per Nulla rappresenta per noi un passo avanti; un ulteriore tentativo di avvicinarci a testi classici che paiono intoccabili e rappresentabili solo o in modo tradizionale o squadernandoli completamente». Valeria Cavalli, Claudio Intrepido Dalla Rassegna Stampa: Gli attori di Quelli di Grock in Molto rumore per nulla duettano sopra le righe come i comici dell’arte. (. ) Sorretto dalle musiche prorompenti di Gipo Gurrado, l’intrigo si sgonfia e si scioglie come una bolla di sapone grazie alla puntualità ritmica e motoria di uno stuolo di attori (tra cui si segnalano Marco Oliva, Giulia Bacchetta e Maurizio Salvalalio) per la gioia di una sala gremita da un pubblico giovane catturato dal divertimento. Franco Quadri, la Repubblica L’allestimento di Molto rumore per nulla è una bella prova di maturità. Di questa commedia deliziosamente preromantica i registi Valeria Cavalli, anche sagace adattatrice, e Claudio Intropido hanno fatto una gioiosa commedia rusticana di ritmi vivaci, di trascinanti coreografie sorrette dalla ricca, eclettica colonna sonora di Gipo Gurrado, con gli intermezzi degli irresistibili Larocca e Ruberti, che sono Carruba e Sorba con esternazioni mimiche doc. (…) Sette armadi su ruote compongono un azzeccato dispositivo scenico che aggiunge scorrevolezza ai ritmi “à la diable” della vicenda; la mimica grocchiana è il plusvalore aggiunto del cast (…) Partecipe e felice il giovane pubblico. Ugo Ronfani, Il Giorno In moto perpetuo come la struttura della geniale scenografia, segmentata e ridisegnata dall’azione scenica stessa. I soldati fanfaroni mentre citano il Miles Gloriosus plautino, recuperano la funzione del coro tragico classico ma soprattutto non danno tregua al pubblico con le loro gag tremende e la loro stupidità esilarante e farsesca. Shakespeare riletto da Oscar Wilde, se ne infischia di Hollywood e delle sue omonime versioni cinematografiche patinate e recupera la carica comica di uno dei suoi testi più noti, ma raramente interpretati così tanto fedelmente all’idea burlesca originaria. Il Maestro assisterebbe compiaciuto alla traduzione. Tra musiche e balli che ti fanno saltellare in poltrona. Daniele Stefanoni, Babilonia www. Elfo. Org .  
   
 

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