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Notiziario Marketpress di Martedì 10 Aprile 2007
 
   
  AL TEATRO VENTAGLIO SMERALDO DI MILANO PRIMA MONDIALE: DANIEL EZRALOW TORNA IN TEATRO CON WHY … BE EXTRAORDINARY WHEN YOU CAN BE YOURSELF

 
   
  Milano, 10 aprile 2007 - uno show “straordinariamente normale”. “Perché essere straordinari quando si può essere (straordinariamente) se stessi?” Parte da questo interrogativo la riflessione che ha portato Daniel Ezralow a immaginare “Why … be extraordinary when you can be yourself”, il nuovo spettacolo che il grande ballerino e coreografo ha scelto di presentare al Teatro Ventaglio Smeraldo di Milano per la prima mondiale. Dal 26 aprile al 20 maggio Ezralow coinvolgerà il pubblico milanese in un progetto nato da una semplice intuizione, legata al fatto che l’uomo, spogliato di qualsiasi caratterizzazione, è in assoluto la “cosa” esistente più eccezionale, seguendo una scuola di pensiero che risale sino a Sofocle. Attento osservatore del mondo che lo circonda, Ezralow ha saputo attualizzarla facendosi lente d’ingrandimento delle tante e piccole sfaccettature della realtà che spesso sfuggono ai nostri occhi perché considerate talmente normali da risultare insignificanti. Ma è proprio dal quotidiano che nasce l’arte. Ogni espressione della vita è in sé una danza: ogni movimento, anche il più impercettibile può diventare esteticamente “bello” semplicemente se guardato e riprodotto. Questo è il nuovo spettacolo del coreografo americano: un «real people dance» in cui i ballerini sono i primi a rappresentare se stessi. Persone “normali” che sono riuscite ad affermare se stesse e le proprie aspirazioni. Marcus, Erin, Giorgio, Patrizia, Ryan, Djassi, Santo, Roberta sono artisti in cui ogni spettatore può riconoscersi, incarnando l’idea che sottende lo show. Per arrivare a questo risultato Daniel Ezralow ha scelto l’officina formativa di Amici, trasmissione televisiva in cui ragazzi “comuni” studiano e lavorano per affermarsi artisticamente. Il coreografo, invitato come ospite nel programma di Mediaset per promuovere lo spettacolo Aeros, ha vinto l’iniziale reticenza, motivata dalla conoscenza dei tanti (e troppo spesso falsi) reality americani, grazie all’incontro con i ragazzi e il loro entusiasmo. Daniel non solo ha accettato di partecipare al format con una propria residenza artistica e, successivamente, facendo riprendere la prima sessione di prove dalle telecamere (con anticipazioni da trasmettersi durante le puntate serali del programma), ma ha anche scelto giovani allievi di talento da inserire stabilmente nella sua compagnia di professionisti internazionali. Il risultato è un reale work in progress che giorno dopo giorno, prova dopo prova, si arricchisce della quotidianità della vita, del lavoro, della ricerca. Idee e suggestioni nate da situazioni “normali”, che diventano il cuore pulsante del processo creativo, fino a prendere forma concreta sul palcoscenico. A condurre la scena è la semplice invenzione, che senza soluzione di continuità legherà i quadri che costituiscono lo spettacolo. Ampio spazio è dato alla creatività personale dei ballerini, espressa attraverso un’improvvisazione studiata e poi realizzata, per mettere in risalto l’osservazione di ciò che li (ci) circonda, le loro (nostre) reazioni. Ezralow porta sul palco la follia, la gioia e il dolore che ci rendono vivi e unici per rappresentare attraverso la danza – la forma d’arte forse più istintiva e ancestrale – le idee che si sovrappongono, le occasioni che si manifestano, le scelte che ne conseguono, il tema che caratterizzerà la vita di ciascuno di noi. .  
   
 

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