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Notiziario Marketpress di Martedì 10 Aprile 2007
 
   
  AL TEATRO MANZONI UN EVENTO STRAORDINARIO: IL CONCERTO DI CHIUSURA CON UNA LEGGENDA DELLA MUSICA, WAYNE SHORTER QUARTET

 
   
  Milano, 10 aprile 2007 - “Aperitivo in Concerto” conclude la stagione 2006/2007 (che ha visto il “tutto esaurito” per ogni spettacolo programmato) con un autentico “evento” (e per una volta, tale termine non è certo esagerato): il ritorno a Milano, dopo molti anni di assenza, di un artista leggendario, Wayne Shorter. Il grande sassofonista e compositore, uno fra i più acclamati protagonisti della musica del Novecento, sarà al Teatro Manzoni lunedì 23 aprile 2007, alle ore 21. 00, a capo del suo abituale quartetto, di cui fanno parte straordinari musicisti come il pianista Danilo Perez, il contrabbassista John Patitucci e il batterista Brian Blade. Wayne Shorter. Da molti studiosi e critici Wayne Shorter è stato considerato una delle “menti” che hanno saputo ideare l’innovativa estetica del celebre quintetto di Miles Davis negli anni Sessanta. Da allora, il sassofonista ha saputo confermarsi come uno dei più influenti artisti nella storia della musica africana-americana. Nato il 25 agosto 1933, a Newark, New Jersey, Shorter avvia una carriera eccezionale subito dopo avere prestato servizio come militare dal 1956 al 1958: inizia a collaborare con il pianista Horace Silver, per poi lavorare nell’orchestra del trombettista Maynard Ferguson. Dal 1959 al 1963 si esibisce nei celebri Jazz Messengers guidati dal batterista Art Blakey. Nel 1964 Miles Davis convince Shorter ad abbandonare la sua collaborazione con Blakey per entrare a far parte del suo quintetto, a fianco di Herbie Hancock, Ron Carter e Tony Williams. Nel frattempo Shorter incide come leader per la Vee Jay alcune eccellenti realizzazioni come Second Genesis, Blues A La Carte, Wayning Moments. Inizia poi una lunga serie di incisioni con la Blue Note, alcune delle quali rappresentano capolavori del jazz come Night Dreamer, Juju, Adam´s Apple e Schizophrenia. In gran parte per la stessa etichetta, affianca leader come Lee Morgan, Freddie Hubbard, Lou Donaldson, Tony Williams, Donald Byrd, Mccoy Tyner, Grachan Moncur Iii. Collabora discograficamente anche con Joni Mitchell, Steely Dan, Carlos Santana, Herbie Hancock. Nel 1970 Shorter lascia il gruppo di Miles Davis (con cui partecipa anche alle nuove svolte estetiche di lavori come In A Silent Way e Bitches Brew) per fondare -assieme al tastierista e compositore Joe Zawinul- uno fra i più acclamati gruppi improvvisativi degli anni Settanta e Ottanta, i Weather Report. Con quest’ultimo complesso Shorter ridefinisce i confini dell’ibridazione fra jazz, rock e nuovi sviluppi dell’elettronica in campo musicale. Alla collaborazione con Weather Report, il sassofonista (acclamato sia come tenorista che, a partire dal 1968, come sopranista e, naturalmente, come compositore) affianca una carriera solistica che, però, va via via facendosi sporadica: fra il 1974 e il 1995 vengono pubblicati lavori quali Native Dancer, Atlantis, Phantom Navigator, Joy Rider e High Life. Pur continuando un’attività concertistica (fra cui, ad esempio, il gruppo Vsop con Herbie Hancock, Freddie Hubbard, Ron Carter e Tony Williams), Shorter riprende a incidere come leader solo nel 2002, con Footprints Live, realizzazione che documenta l’attività del suo attuale quartetto, un gruppo ormai maturo e capace di straordinari risultati musicali, testimoniati anche da lavori discografici come Alegria e Beyond The Sound Barrier. Influenzato da artisti come Ben Webster, Coleman Hawkins, Lester Young e Charlie Parker, Shorter è sicuramente l’artista che più ha saputo sviluppare, e in modo originale, la lezione e l’eredità lasciate da John Coltrane. Danilo Perez. Nato a Panama nel 1966, Danilo Perez ha perfezionato i suoi studi musicali negli Stati Uniti, dove si è trasferito dopo essersi diplomato al Conservatorio di Panama. Fra il 1985 e il 1988, mentre studia alla Berklee School of Music, collabora con artisti quali Arturo Sandoval, Jon Hendricks, Terence Blanchard, Claudio Roditi e Paquito D´rivera. Concluso il suo perfezionamento, si esibisce fra il 1989 e il 1992 con la Dizzy Gillespie’s United Nations Orchestra, attirando l’attenzione di critica e pubblico per la sua capacità di fondere in modo originalissimo e dinamico il linguaggio postboppistico con la propria tradizione latina. Da allora Perez collabora e/o incide con artisti di straordinaria rilevanza quali Wayne Shorter, Steve Lacy, Jack Dejohnette, Charlie Haden, Michael Brecker, Joe Lovano, Tito Puente, Wynton Marsalis, John Patitucci, Tom Harrell, Gary Burton, Roy Haynes, ottenendo strepitoso successo. Al contempo guida un proprio trio con Ben Street e Adam Cruz, realizzando numerose e applaudite incisioni a proprio nome. Attualmente Perez insegna al New England Conservatory of Music di Boston, al Berklee College of Music e al Conservatorio di Puerto Rico. John Patitucci John Patitucci è universalmente riconosciuto come uno dei più grandi bassisti della scena internazionale e non solo del jazz. Infatti se da un lato può vantare collaborazioni discografiche e tour con artisti quali Chick Corea, B. B. King, Wayne Shorter, Herbie Hancock, Michael Brecker, Dizzy Gillespie, Dave Grusin, Stan Getz, Wynton Marsalis, Joshua Redman, Freddie Hubbard, Tony Williams, dall’altro Patitucci ha lavorato sia con artisti pop/rock come Bon Jovi, Sting, Carly Simon, Bonnie Raitt, Natalie Cole che con molti grandi esponenti della musica brasiliana da Milton Nascimento a Ivan Lins, da João Gilberto a João Bosco, Dori Caymmi. Fondamentale è stata per lui la lunga collaborazione con Chick Corea, nata nel 1985 e durata molti anni con numerose incisioni e tournée sia nella formazione acustica che nell’Elektric Band, collaborazione che gli sono valsi due Grammy Award e ben 15 nomination e la vittoria come miglior bassista per molti anni decretata dalle principali riviste americane, da Billboard a Guitar Player Magazine e Bass Player Magazine. La molteplicità dei suoi interessi musicali lo ha portato a lavorare sia in campo cinematografico (nelle colonne sonore di Jerry Goldsmith, Mark Isham, Ry Cooder, John Williams, Howard Shore come nel soundtrack del film “The Manchurian Candidate” con Denzel Washington), che in campo accademico, in cui vanta numerose esperienze con la Bbc Radio Orchestra di Londra, la Metropolitan Opera Orchestra, la New Japan Philarmonic Orchestra. Dal 2002 ha preso il posto di Ron Carter come insegnante di contrabbasso al City College di New York. Negli ultimi anni ha lavorato con Jack Dejohnette, Danilo Perez, Hank Jones e soprattutto con Wayne Shorter, oltre a guidare applauditi gruppi come leader. Brian Blade. Nato in Louisiana nel 1970, Brian Blade è oggi uno fra i più affermati batteristi sulla scena contemporanea. Dai suoi esordi a fianco di Brad Mehldau e Joshua Redman ha fatto parte di quella schiera di giovani e innovative musicisti che, in ambito postboppistico, si sono meritati l’appellativo di young lions. Leader di un applaudito gruppo come Brian Blade Fellowship, ha partecipato anche ad un complesso dedicato alla musica di Miles Davis e John Coltrane come "Directions in Music", con la partecipazione di artisti quali Michael Brecker, Herbie Hancock, Roy Hargrove. Blade ha inoltre collaborato e/o inciso con Joni Mitchell, Bill Frisell, Emmylou Harris, Daniel Lanosi, Bob Dylan e altri. Numero Verde: 800-914350 .  
   
 

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