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Notiziario Marketpress di Giovedì 29 Gennaio 2015
 
   
  BOLZANO: TERRENI AGRICOLI, NIENTE CONTRIBUTI UE SE NON VI È PRODUZIONE

 
   
  Chi dispone di grandi appezzamenti di terreni agricoli senza sfruttarli per attività produttive, non avrà più accesso a contributi dell´Unione Europea. La pratica speculativa, che veniva esercitata anche in Alto Adige, è stata bocciata da una sentenza del Tar del Lazio. Soddisfatto l´assessore all´agricoltura Arnold Schuler. "Questo pronunciamento definitivo - sottolinea Schuler - è positivo in quanto pone fine ad una pratica che se da un lato non era illegale, dall´altro lato trasmetteva però un messaggio assolutamente sbagliato sul mondo dell´agricoltura". La sentenza del Tar del Lazio è figlia di un procedimento giudiziario che nasce da lontano, e che riguardava anche la nostra Provincia. Grandi aziende agricole, infatti, erano arrivate anche in Alto Adige alla ricerca di malghe, e tutto questo ad un unico scopo: aumentare gli ettari di terreno agricolo "gestiti" all´unico scopo di far crescere a dismisura i contributi provenienti dall´Unione Europea. Un fenomeno che non portava a nessun tipo di attività produttiva, ma che si poteva ridurre a pura e semplice speculazione: a tutto vantaggio sia delle aziende agricole, sia dei proprietari delle malghe. L´agenzia per le erogazioni in agricoltura della Ue (Agea) aveva già bloccato con una circolare il pagamento dei premi europei a partire dal 1° gennaio 2014, ma un ricorso da parte di un gruppo di aziende aveva rinviato ogni decisione in materia. Oggi (28 gennaio) è dunque arrivata la sentenza del Tar del Lazio che pone dirime la questione e che di fatto mette la parola fine agli accordi tra proprietari e imprese agricole per lo sfruttamento improduttivo dei terreni al solo scopo di ottenere finanziamenti europei.  
   
 

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