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Notiziario Marketpress di Martedì 10 Aprile 2007
 
   
  L’ASSESSORE ALL’ENERGIA DELLA REGIONE TOSCANA INCONTRA LA REALTÀ “ENERGETICA” DEL TRENTINO

 
   
  Trento, 10 aprile 2007 - Un confronto sul “campo” – con visita agli impianti – su quanto la Provincia autonoma di Trento ha già fatto nel settore del risparmio energetico e nella valorizzazione delle energie alternative. Ma, anche, una ricognizione su quanto verrà fatto nei prossimi mesi, a partire dalla ormai imminente approvazione della delibera che fisserà lo standard internazionale Itaca a favore dell’edilizia sostenibile: per avere consumi ancora minori, impiego di materiali naturali, risparmio energetico con tecniche sostenibili. Questo ha fatto, il 6 aprile, da sfondo all’intensa giornata trentina di Marino Artusa, assessore all’energia, ambiente e tutela del territorio della Regione Toscana e di Pietro Novelli, dirigente generale della Regione Toscana, responsabile delle politiche di sostenibilità dello Sviluppo locale. Un incontro iniziato questa mattina, nella sede di piazza Dante, dove la delegazione toscana è stata ricevuta da Ottorino Bressanini, assessore provinciale all’energia e alle riforme istituzionali e da Giacomo Carlino, responsabile del Servizio energia. Con loro anche il professor Lorenzo Battisti della facoltà di ingegneria dell’Università di Trento, che segue in particolare il progetto legato all’impianto eolico all’Interporto di Trento; Daria Stringari del Servizio Energia e Bruno Pecoraro, dell’Assessorato all’energia. E proprio all’Interporto c’è stata la prima tappa del confronto sui progetti già avviati in Trentino. Il distretto tecnologico per l’energia e l’ambiente; l’adozione di standard per il basso consumo; la certificazione energetica degli edifici; le biomasse; i veicoli a basso impatto ambientale; , la formazione tecnica: questi alcuni degli argomenti affrontati. Nell’incontro in Provincia è stata illustrata l’attività della Provincia autonoma di Trento, è stato consegnato all’assessore Artusa il metodo di calcolo semplificato sul consumo energetico che è a disposizione degli utenti nel sito internet del Servizio energia (metodo che ora potrà essere usato anche dalla Regione Toscana, soltanto citando la “fonte”) ed è stato avviato anche il confronto con chi, in Università, da anni si occupa di queste importanti tematiche. Poi, come detto, il confronto è diventato ancora più operativo. La delegazione toscana ha raggiunto dapprima l’Interporto a Trento nord – con loro ancora l’assessore Bressanini – per la visita all’impianto eolico dell’Università. Successivamente in programma una visita all’impianto di teleriscaldamento di Fondo, in Val di Non; alla scuola dell’infanzia e alla scuola elementare rispettivamente di Romeno e di Tres, dove sono attivi impianti di riscaldamento e di energia solare che permettono considerevoli risparmi ed, infine, una visita all’edificio del Catasto di Rovereto, all’avanguardia per soluzioni costruttive all’insegna della bioedilizia e, ancora una volta, del risparmio energetico. Nel suo incontro con il collega della Regione Toscana, l’assessore Bressanini e l’architetto Carlino hanno sottolineato – cifre alla mano – come siano fortunatamente sempre di più “coloro che puntano alla crescita e alla diffusione dell’energia che ricaviamo dall’acqua, dal cippato e dal sole. Se oggi veniamo indicati come esempio a livello italiano e se oggi i nostri dati ci collocano in una media di tutto rispetto all’interno dell’Europa, è perché anno dopo anno abbiamo costruito una rete, che non è solo tecnica ma anche ideale, attenta alle nuove sfide ambientali”. Nella documentazione consegnata alla delegazione toscana anche, tra l’altro, dei riconoscimenti che la Provincia autonoma di Trento ha avuto – due anni fa a Berlino, l’anno scorso a Roma – nell’ambito del Premio Eurosolar. Menzioni speciali per l’azione in politiche ed incentivi per la certificazione energetica nell’ambito anche dell’architettura e dell’ecologia e delle esperienze solari innovative. Oggi l’architetto Carlino ha illustrato alla delegazione toscana la politica energetica del Trentino. Ha ricordato come il territorio provinciale sia caratterizzato dall’abbondante produzione di energia idroelettrica, circa 4 Twh/anno, di cui una buona parte viene esportata. A partire da questo patrimonio idroelettrico e dalle particolari competenze riconosciute nel settore, la Provincia autonoma di Trento ha costruito fin dal 1980 una politica complessiva dell’energia, mirata in particolare al settore delle fonti rinnovabili e del risparmio energetico. In circa 25 anni, utilizzando lo strumento della Legge Provinciale 14 del 1980, sono stati realizzati un numero ragguardevole di iniziative rispetto alla dimensione provinciale, circa 30 mila progetti e interventi, uno ogni 16 abitanti e uno ogni 6 famiglie, contribuendo alla diffusione di una forte consapevolezza nei confronti dell’energia; ciò ha fatto sì che si sviluppasse un settore economico-produttivo di un certo interesse e che progettisti, installatori e aziende maturassero un know-how fra i più avanzati. Dal 1998 in avanti con le successive edizioni del piano energetico-ambientale provinciale si è poi assunto come obiettivo principale il contributo alla riduzione dei gas serra. In particolare, con il Piano del 2003, sono stati fissati precisi obiettivi in termini di riduzione delle emissioni di Co2, e viene stabilito di realizzare tali obiettivi pressocchè esclusivamente con azioni di efficienza energetica e di sfruttamento delle fonti rinnovabili. Per quanto riguarda l’energia solare, la perseveranza dell’azione provinciale ha permesso di ottenere degli ottimi risultati non solo in termini di impianti realizzati ma anche dal punto di vista dei settori economici, tra cui anche aziende che costruiscono gli impianti solari termici, che sono nati e si sono sviluppati anche in forme originali di offerta dei prodotti. Il totale della superficie installata sull’intero territorio provinciale è stimabile in circa 45. 000 metri quadri, non alto come valore assoluto ma estremamente significativo se rapportato al numero di abitanti. Il confronto con gli altri paesi europei e con l’Italia (a causa della disponibilità di dati, i raffronti non sono perfettamente omogenei ma è ugualmente importante il dato qualitativo) mostra come il Trentino sia perfettamente allineato con i Paesi più avanzati. Anche la tecnologia del fotovoltaico ha trovato in Provincia un ottimo terreno per realizzare un buon numero di iniziative. Il numero di realizzazioni ha raggiunto cifre molto soddisfacenti, circa 1500 kW finanziati dal 2000 al 2004 tra impianti in isola e in rete, soprattutto se rapportate al numero di abitanti presenti sul territorio provinciale. .  
   
 

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