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Notiziario Marketpress di Martedì 10 Aprile 2007
 
   
  LAVORO PRECARIO, AL VIA IL FONDO PER STABILIZZARE I LAVORATORI E IL CONSUNTIVO ISTAT 2006 DICE CHE L´OCCUPAZIONE IN TOSCANA SFIORA IL 65%. PIÙ OCCUPATI DELLA MEDIA NAZIONALE E DEL CENTRO NORD - MERCATO PIÙ OMOGENEO A LIVELLO REGIONALE

 
   
  Firenze, 10 aprile 2007 - Un fondo di 500 mila euro destinato alle aziende toscane con l´obiettivo di favorire, per il 2007, la stabilizzazione dei lavoratori con contratto a tempo determinato. Questo il senso del provvedimento, presentato dall´assessore all´istruzione, formazione e lavoro Gianfranco Simoncini, all´ordine del giorno della prossima giunta. Il fondo prevede un contributo di 4000 euro per ciascun lavoratore a favore delle imprese che trasformano il contratto a tempo determinato in contratto a tempo indeterminato. "E´ un provvedimento importante - spiega Simoncini - perchè anche gli ultimi dati, confermati dalle statistiche relative agli avviamenti registrati in Toscana, ci dicono che è a tempo determinato quasi l´80 % degli avviamenti totali" . Se la precarietà dell´occupazione (il lavoro a termine, nel centro nord, passa dal 12,3% al 13,1%, il part time dal 14,2% al 14,9) è il punto debole del mercato del lavoro toscano, gli altri indicatori chiudono l´anno 2006 con un netto miglioramento rispetto all´anno precedente e performance che pongono la nostra regione sopra la media italiana e ldelle altre regioni del centro-nord. Ecco i risultati più significativi: tasso di occupazione al 64,8% rispetto al 63,7% del 2005, con una variazione occupazionale annua del +2,4%, rispetto al +1,5% registrato nel 2005. E ancora: tasso di disoccupazione al 4,8%, rispetto al 5,3 con cui si era chiuso l´anno prima; occupazione femminile al 55% rispetto al 54,1% precedente, tasso di disoccupazione femminile al 7% rispetto al precedente 7,3%. Queste le principali voci del consuntivo 2006 dei dati Istat elaborati dal servizio lavoro della Regione. "Il quadro è tutto sommato positivo - commenta l´assessore all´istruzione, formazione e lavoro Gianfranco Simoncini - ed è da mettere il relazione alla complessiva ripresa dell´economia che ha reso maggiormente propulsiva la domanda di lavoro. Dobbiamo comunque guardare con attenzione ai processi che investono il mercato, come la forte terziarizzazione dell´economia e la parallela flessione degli occupati nell´industria che, in Toscana, assume aspetti un po´ più accentuati rispetto al resto del paese. Nell´ultimo trimestre del 2006 infatti, abbiamo registrato un calo di poco meno del 2%". E´ un problema che stiamo affrontando con tutta una serie di iniziative che puntano a salvaguardare e consolidare le più importanti realtà manifatturiere". Non è un caso dunque, come ricorda l´assessore, se le iniziative della Regione si sono indirizzate, fra l´altro, su queste due priorità: da una parte la salvaguardia dei posti di lavoro e delle produzioni anche attraverso il sostegno al reddito dei lavoratori colpiti dalle crisi aziendali, dall´altra la lotta alla precarietà e l´attenzione per i diritti dei lavoratori atipici e l´occupazione femminile. Occupati In assoluto il numero di occupati in Toscana nel 2006 è stato di 1. 545. 000, +35. 000 unità rispetto al 2005. Il tasso di crescita (+2,4) è stato superiore alla media italiana (+1,9), e del centro nord (+2%). Cresce l´occupazione dipendente (+1,8%), ma ancora di più cresce l´occupazione indipendente (+3,8%), soprattutto nell´ultimo trimestre dell´anno. Nel 2006, in termini assoluti, gli occupati risultano 1. 079. 0000, e 466. 000 di dipendenti. Fa notare l´assessore Simoncini "con un tasso del 64,8 %, pur rimanendo a distanza dal target di Lisbona del 70% di occupati, ci avviciniamo come mai era accaduto in passato. Il termine per raggiungere l´obiettivo è il 2010, possiamo dire di essere sulla buona strada". Donne Sono 16. 000 in più le donne che hanno trovato un´occupazione in Toscana nel 2006, raggiungendo così quota 650. 000. Il tasso di occupazione femminile ha toccato quota 55% con un incremento annuo del 2,5 % (nello stesso periodo gli occupati maschi sono aumentati del 2,3%, quindi un po´ meno), avvicinandosi così ancora un po´ all´obiettivo indicato dal consiglio di Lisbona (60%). Province Articolato il quadro provinciale. In alcune province (Grosseto, Lucca, Massa Carrara, Arezzo, Firenze) si registra un incremento dell´occupazione e una riduzione della disoccupazione. Da segnalare Lucca, con il tasso di disoccupazione più basso (3,2%) e Firenze, che registra il tasso di occupazione più alto (67,7%). A Siena si assiste a un lieve arretramento degli indicatori, mentre a Livorno al favorevole andamento dell´occupazione fa da contraltare un modesto rialzo della disoccupazione. A Pisa prosegue la riduzione del livello di disoccupazione che, con il 3,6%, è sui valori minimi regionali. A Prato e Pistoia l´occupazione risulta in calo, a testimonianza delle perduranti difficoltà del sistema manifatturiero. Gli esperti osservano che appare in calo l´indicatore di dispersione dei tassi regionali (deviazione standard): ciò significa che il mercato del lavoro toscano è divenuto più omogeneo. .  
   
 

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