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Notiziario Marketpress di Martedì 03 Febbraio 2015
 
   
  LOMBARDIA. QUOTE LATTE: NON REPLICHIAMO ERRORI CON FORMAGGIO

 
   
  Soragna/pr - "Il sistema delle quote latte è stato un fallimento clamoroso. E in questa situazione di prezzi, resto fermamente convinto che i Consorzi di tutela debbano salvaguardare i prodotti, non fare il mercato". Lo ha detto questa mattina l´assessore all´Agricoltura della Lombardia, Gianni Fava, intervenendo a Soragna al convegno dedicato al "Parmigiano-reggiano e lo scenario post quote latte: il ruolo del Consorzio di tutela", ultima tappa delle celebrazioni dei primi 80 anni di vita dell´ente consortile presieduto da Giuseppe Alai. Basta Con I ´Diritti Di Carta´ - Dal prossimo aprile, ha ricordato Fava, scatterà la liberalizzazione della produzione di latte. "Ma se passiamo dal sistema delle quote latte a un sistema di quote formaggio - ha ammonito Fava - rischiamo di replicare il danno, perché non dimentichiamo che se oggi molte aziende agricole sono indebitate, una delle grandi responsabilità è stata l´acquisto di quelli che si sono rivelati solo dei diritti di carta". Anche i piani produttivi, per l´assessore lombardo, "non hanno sortito l´effetto desiderato, perché non hanno saputo intercettare le dinamiche del mercato, per cui bisogna riflettere con attenzione sull´opportunità di porre ulteriori quote sulla produzione di formaggio". Tutelare Prodotti Sui Mercati Internazionali - La partita, semmai, si gioca sul piano internazionale. "Due giorni fa il commissario all´Agricoltura Hogan ha ribadito che il problema del prezzo del latte non c´è. Probabilmente è vero, perché lui fa un calcolo a livello europeo, ma dobbiamo anche riconoscere che qui è diverso e, in termini di produzione, dobbiamo dire chiaramente che difficilmente riusciremo a rientrare nel quantitativo di quote assegnate nel 2014/2015". La strada da percorrere, dunque, è legata alla tutela del prodotto. "Vedo che nell´accordo tra Usa e Cina, gli Stati Uniti si riservano di produrre ´parmesan´ e altri formaggi che in Europa sono tutelati. Ma se non contrasteremo tale situazione a livello mondiale, allora non sarà più necessario discutere di quote e di programmazione". Una Battaglia Per Il Territorio - "Se subiremo la concorrenza di prodotti similari in Cina, che è la porta principale dell´Asia - ha specificato l´assessore lombardo - sarà a rischio la sopravvivenza delle aziende agricole da noi. Vanno investite risorse, forza e diplomazia per avere regole a livello internazionale, non sul piano interno". Poi una valutazione divergente rispetto a quanto ipotizzato dal Mipaaf. "Non credo che col regime del de minimis ipotizzato dal pacchetto qualità si possano risolvere i problemi - ha calcolato Fava -. Perché con un sostegno di 15mila euro, che è vero che sono meglio di zero, ma cambierà poco, perché oggi abbiamo imprese agricole che sono indebitate, anche per le quote latte, per milioni di euro". Quella che va combattuta è una battaglia per il territorio. "E il Parmigiano-reggiano ha fatto la storia della nostra zootecnia e del comparto lattiero caseario di qualità", ha riconosciuto Fava.  
   
 

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