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Notiziario Marketpress di Martedì 03 Febbraio 2015
 
   
  COSTA CROCIERE, REGIONE LIGURIA: ISTITUZIONI CHIEDONO COMPATTE IL RITIRO DELLA PROCEDURA DI TRASFERIMENTO DEI 4 DIPARTIMENTI. SERVE UN INTERVENTO DEL GOVERNO

 
   
  Genova, 3 Febbraio 2015 - "La scelta dell´azienda di delocalizzare 4 dipartimenti e trasferire 161 lavoratori ad Amburgo è un affronto alla città, qualsiasi confronto con Costa Crociere deve essere subordinato al ritiro della procedura e per questo serve anche un impegno forte del Governo". La Regione Liguria, attraverso gli assessori al lavoro e alle infrastrutture Enrico Vesco e Raffaella Paita, si è schierata lunedì 2 febbraio mattina a fianco dei lavoratori che per la prima volta, nella storia dell´azienda, sono scesi in sciopero per quattro ore dalle 9 alle 13 per manifestare contro la decisione di Costa Crociere di trasferire ad Amburgo 4 dipartimenti. Dopo l´incontro con il sindaco di Genova i lavoratori sono stati ricevuti in Regione dagli assessori Paita e Vesco, alla presenza anche del deputato Mario Tullo, e tutti insieme hanno definito l´atteggiamento di Costa "un oltraggio alla città" e si sono detti pronti a far diventare la vicenda di Costa crociere "un caso nazionale" che porti alla riapertura della trattativa. "Costa – hanno detto gli assessori Paita e Vesco – è un´azienda che travalica i confini liguri, un asse portante per il nostro Paese che non possiamo perdere in nessun modo". Gli assessori hanno chiesto un intervento al presidente del Consiglio Renzi e al Ministro Lupi per far riaprire la trattativa. E a questo proposito il deputato Mario Tullo ha ribadito di voler utilizzare la giornata di domani, quando si svolgerà il giuramento del presidente della Repubblica, per sottolineare all´esecutivo l´importanza della vertenza e "chiedere una presa di posizione chiara che possa far desistere dalla volontà di portare altrove un´eccellenza. "Massimo impegno e unità di tutte le istituzioni– ha concluso Paita – per difendere a testa alta i lavoratori e un´eccellenza di Genova e dell´Italia. In gioco c´è il prestigio del capoluogo ligure che non deve perdere funzioni, soprattutto nei settori marittimi e portuali, dove esprime un primato a livello internazionale".  
   
 

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