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Notiziario Marketpress di
Giovedì 05 Febbraio 2015 |
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LE RISORSE PROPRIE DEL BILANCIO UE: COME FINANZIARE MEGLIO L´EUROPA
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Strasburgo, 5 febbraio 2015 - Riformare il modo in cui il bilancio dell´Ue è finanziato è diventato uno dei punti più controversi dei negoziati tra il Parlamento europeo e gli Stati membri in materia di bilancio dell´Ue 2014-2020. Il sistema attuale si basa essenzialmente sui contributi nazionali, ma un gruppo di studio è stato istituito per esplorare nuove opzioni. Giovedì, la commissione al Bilancio discuterà il lavoro del gruppo con il suo presidente, l´ex premier italiano Mario Monti. Segui in diretta giovedì alle ore 9. Il gruppo di studio sulle risorse proprie comprende i rappresentanti delle tre principali istituzioni coinvolte nella procedura di bilancio: la Commissione europea, il Parlamento e il Consiglio dell´Unione europea. Ed ha il compito di rivedere il bilancio dell´Ue. In una prima valutazione, pubblicata nel dicembre 2014 e discussa nella riunione della commissione per i Bilanci con Mario Monti, il gruppo sottolinea che il sistema non è cambiato molto negli ultimi 25 anni. Risorse proprie - Per bilanciare le spese di bilancio, l´Unione europea ha diritto ad un certo numero di entrate - "risorse proprie tradizionali", come i dazi doganali, una quota dell´Iva e dei contributi diretti nazionali, istituita in conformità con la relativa ricchezza dei paesi dell´Ue. Con il calo dei dazi dovuti alla liberalizzazione del commercio, le entrate doganali sono diminuite e la quota delle entrate basata sull´Iva e i contributi nazionali hanno raggiunto l´83% di tutte le entrate del 2013. Il sistema delle risorse proprie è gradualmente diventato un sistema di contributi nazionali, con solo una piccola parte rappresentata dalle risorse proprie autonome. Il Parlamento europeo sostiene un sistema che è meno complesso e più indipendente dai bilanci nazionali, perché negli ultimi anni gli interessi nazionali hanno ostacolato il consenso sulle decisioni di bilancio. Qualsiasi proposta di riforma del sistema, tuttavia, richiede l´unanimità degli Stati membri. Ulteriori passi - Il gruppo di studio si propone di guardare non solo a proposte di nuove fonti di finanziamento, ma anche alle sfide politiche e istituzionali che hanno portato al fallimento dei precedenti tentativi di riforma. Si prevede di consegnare le sue conclusioni nel 2016. La Commissione utilizzerà i risultati nella sua revisione a medio termine e a lungo termine del bilancio dell´Ue 2014-2020. |
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