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Notiziario Marketpress di Lunedì 09 Febbraio 2015
 
   
  L’ENAC ALLA SECONDA CONFERENZA ICAO DI ALTO LIVELLO SULLA SICUREZZA AEREA: LA PARTECIPAZIONE ITALIANA E I RISULTATI RAGGIUNTI

 
   
  Roma, 9 febbraio 2015 - Si è conclusa il 5 febbraio 2015, a Montreal, in Canada, la seconda High Level Safety Conference sulle tematiche della sicurezza aerea che ha visto la partecipazione di oltre 800 delegati provenienti dai 191 Stati aderenti all’Icao (International Civil Aviation Organization). La Delegazione Italiana, guidata dal Vice Direttore Generale dell’Enac Benedetto Marasà e dal Console Generale Italiano a Montreal, nonché rappresentante permanente dell’Italia presso l’Icao, Enrico Padula, comprendeva, da parte Enac, il Direttore Centrale Regolazione Tecnica Alessandro Cardi, il Direttore Centrale Coordinamento Aeroporti Giuseppe Daniele Carrabba, il responsabile dell’Ufficio Safety Rosario Concilio, il membro alternato Italiano presso il Consiglio Icao Antonino Bardaro, nonché rappresentanti dell’Agenzia Nazionale Sicurezza Volo (Ansv), dell’Aeronautica Militare e dell’Enav. La Delegazione Italiana ha partecipato attivamente ai lavori contribuendo, in coordinamento con le Delegazioni della Commissione Europea e degli Stati membri dell’Unione e dell’Ecac, alla presentazione delle tematiche sui programmi di sicurezza, sull’individuazione, ricerca e soccorso degli aeromobili a seguito di incidente aereo, sulla raccolta analisi e condivisione dei dati degli eventi aeronautici. Inoltre, come da precedente Comunicato Stampa, l’Italia ha presentato a margine della conferenza il Piano nazionale di assistenza alle vittime di incidenti aerei e la relativa normativa emessa dall’Enac. L’italia ha presentato anche, insieme all’Irlanda e alla Danimarca, un progetto di utilizzo della tecnologia satellitare per il rilevamento della posizione degli aeromobili lungo la rotta percorsa, in particolare nelle tratte oceaniche e in regioni inospitali. Il progetto denominato Alert, sviluppato dal consorzio Aireon, fra vari fornitori di servizi di controllo del traffico aereo fra cui l’Enav, prevede la messa in orbita di 66 satelliti che riceveranno i segnali trasmessi dagli aeromobili in volo e li convoglieranno ad una stazione di terra in Irlanda che li registrerà e diffonderà ai vari centri di controllo delle compagnie aeree. Il sistema in fase di sviluppo utilizzerà la tecnologia Ads-b (Automatic Dependance Surveillance – Broadcasting) e consentirà di ottenere dati a scansione molto ravvicinata (anche di pochi secondi) in modo che sarà possibile seguire da terra senza soluzione di continuità la posizione degli aeromobili in volo, garantendo quindi la loro tracciabilità. La problematica del “global tracking” degli aeromobili, emersa drammaticamente a seguito degli incidenti dei voli Af447, precipitato nell’Oceano Atlantico e ritrovato dopo alcuni mesi, e del volo Mh370, scomparso nell’Oceano Indiano e mai più ritrovato, è stata una delle più rilevanti della Conferenza che ha analizzato lo stato delle varie iniziative regolamentari e tecnologiche per pervenire a sistemi di controllo che consentano di conoscere in ogni momento la posizione degli aeromobili in volo, anche nelle zone dove non è assicurata la copertura radar; le conclusioni della Conferenza hanno raccomandato all’Icao l’urgente completamento degli studi per l’emissione degli standard tecnici con i quali l’industria possa approntare le soluzioni tecnologiche e operative sulla continua tracciatura degli aeromobili; agli Stati, ai costruttori aeronautici, agli enti di controllo del traffico e alle compagnie aeree è stato inoltre raccomandato di iniziare a utilizzare le soluzioni tecnologiche esistenti in attesa della pubblicazione e applicazione dei nuovi standard. Altro tema rilevante della conferenza ha riguardato l’analisi dello stato di attuazione degli standard di sicurezza emessi dall’Icao, in particolare dell’Sms – Safety Management System (Sistema di Gestione della Sicurezza), sia a livello degli Stati, sia da parte delle varie organizzazioni industriali a cui si applica, in particolare operatori aerei, enti di controllo del traffico aereo, aeroporti, centri di addestramento, ditte di manutenzione. Il Segretariato dell’Icao ha analizzato i progressi svolti dai vari Stati membri, evidenziando un deciso miglioramento globale dell’attuazione degli standard, segnalando però che vi sono ancora notevoli differenze di applicazione fra Stati e Stati e fra le varie regioni del mondo. È stato quindi richiamato l’impegno necessario per pervenire a una omogeneizzazione delle performance di sicurezza. Da più interventi è stato richiesto all’Icao l’emissione di una prima revisione dell’Annesso 19 – Safety Management e del Doc. 8959, che fornisce guida alla sua applicazione, per fornire agli Stati e all’industria elementi che ne facilitino l’applicazione. In tale contesto l’Italia ha presentato una memoria elaborata congiuntamente agli altri Stati Europei che richiede una semplificazione della normativa Icao per favorire il passaggio da un sistema regolazione e di sorveglianza della sicurezza basato solo sulla conformità alle regole a un sistema che tenga conto della valutazione dei rischi associati alle varie attività aeronautiche, denominato “Risk Based Oversight”. Altri temi sviluppati nel corso della conferenza sono stati: la sicurezza nelle aree dove sono in corso conflitti di guerra, il coordinamento fra gli Enti civili e quelli militari, la cooperazione in tema di sicurezza a livello regionale.  
   
 

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