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Notiziario Marketpress di Martedì 10 Febbraio 2015
 
   
  CONFAGRICOLTURA BASILICATA: ESENZIONE IMU, SI MOBILITI IL CONSIGLIO REGIONALE

 
   
   “Ribadiamo che l’Imu sui terreni agricoli è una patrimoniale su beni produttivi, e in alcuni casi anche improduttivi, una penalizzazione insopportabile ed iniqua che pregiudica la sopravvivenza delle imprese del settore” – questa la posizione dei vertici di Confagricoltura Basilicata. La modifica da parte del Governo della norma sull’Imu nelle zone montane, che ha visto la variazione dei criteri di assoggettamento in base alla classificazione Istat dei Comuni, ha fatto chiarezza ed ha posto riparo ad alcune ingiustizie, purtroppo generandone altre. “In Basilicata risultano esclusi dai comuni parzialmente montani diversi paesi che sono invece collinari a tutti gli effetti. In queste zone i coltivatori diretti e gli Iap dovranno pagare l’Imu anche se rappresentano un’economia agricola che dovrebbe essere tutelata in quanto proprio in questi comprensori vi sono centinaia di piccole aziende che hanno il grande merito di operare per la difesa del paesaggio ed essere anche l´unico baluardo contro il dissesto idrogeologico del territorio; a ciò si aggiunga che la Regione Basilicata è rientrata nelle Regioni a ritardo di sviluppo, “ex Obiettivo 1”, causa l’aumento del tasso di disoccupazione e della soglia di povertà. E’ inaccettabile che si crei, inoltre, una sorta di “discriminazione” tra aziende del medesimo settore produttivo che, semplicemente per l’appartenenza amministrativa ad un comune o ad un altro, pur essendo magari adiacenti, pagano o sono esentate dall’Imu su terreni tra loro confinanti. Non si può buttare dal balcone lo Statuto dei diritti del contribuente. A ciò si aggiunga che oltre al danno vi è la beffa in quanto parte delle risorse per la copertura finanziaria del provvedimento vengono sottratte al ‘pacchetto agricolo’. Urge un impegno di tutta la deputazione parlamentare lucana e dell’intero Consiglio regionale. In Toscana, l’Assemblea regionale ha preso una posizione chiara contro questo nuovo “martirio” per l’agricoltura. Pertanto si chieda al Governo da parte degli organi istituzionali l’immediata sospensione dei pagamenti in attesa della sentenza del Tar Lazio del 17 giugno 2015. Sollecitiamo che nella prossima riunione del Consiglio regionale vi sia la stessa posizione di quello della Toscana con una Mozione sostenuta dall’intero Parlamentino regionale. Non va abbandonato il comparto agricolo ma va sostenuto con iniziative forti e risolutive. Come al chirurgo non può essere tassato il bisturi che serve per operare,così all’agricoltore non può esser tassato il terreno che serve per il proprio operare! La Confagricoltura è pronta sin d’ora a scendere in piazza a difesa dell’Agricoltura”.  
   
 

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