Pubblicità | ARCHIVIO | FRASI IMPORTANTI | PICCOLO VOCABOLARIO
 













MARKETPRESS
  Notiziario
  Archivio
  Archivio Storico
  Visite a Marketpress
  Frasi importanti
  Piccolo vocabolario
  Programmi sul web








  LOGIN


Username
 
Password
 
     
   


 
Notiziario Marketpress di Lunedì 09 Febbraio 2015
 
   
  LA REGIONE VALLE D’AOSTA RICORRE ALLA CORTE COSTITUZIONALE

 
   
  Aosta, 9 febbraio 2015 - Venerdì 6 febbraio, la Giunta regionale ha deciso di promuovere la questione di legittimità costituzionale per censurare alcuni commi della legge di stabilità 2015, concernenti la previsione di un contributo aggiuntivo per il concorso agli obiettivi complessivi di finanza pubblica, pari 10 milioni di euro, per la Valle d’Aosta, per gli anni 2015/2018, secondo un meccanismo unilaterale di trattenuta, operata sulle quote di compartecipazione ai tributi erariali. Questa modalità è stata reiterata in più manovre finanziarie dello Stato e sempre contestata dalla Regione in quanto contrastante con la normativa di attuazione statutaria in materia di ordinamento finanziario. Nella stessa seduta, la Giunta regionale ha deciso di promuovere un altro ricorso alla Corte costituzionale per censurare la legge 186/2014, laddove stabilisce di riservare all’Erario le entrate tributarie derivanti dall’attività di contrasto all’evasione fiscale, in particolare in relazione al rientro dei capitali dall’estero. «Anche in questo caso - spiega il Presidente della Regione Augusto Rollandin - l’azione dello Stato è effettuata con modalità ritenute contrastanti con la normativa di attuazione statutaria, che subordina la possibilità di riservare all’Erario quote di tributi altrimenti spettanti alla Regione al rispetto di rigorose condizioni e, in ogni caso, alla previa intesa con il Presidente della Regione». In ultimo, la Giunta regionale ha deliberato la costituzione nel giudizio promosso, davanti al Tar del Lazio, dalla Regione Friuli-venezia Giulia per contrastare la determinazione del Mef del 4 novembre 2014, nella parte in cui quantifica 37 milioni di euro l’accantonamento, a carico dei Comuni valdostani, relativo al cosiddetto extra gettito Imu, in applicazione dell’articolo 13 del decreto-legge 201/2011, già censurato dalla Regione Valle d’Aosta davanti alla Corte costituzionale nell’ambito di un giudizio ad oggi ancora pendente.  
   
 

<<BACK