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Notiziario Marketpress di Martedì 10 Aprile 2007
 
   
  WELFARE PIANO REGIONALE PIEMONTESE DEGLI INTERVENTI E DEI SERVIZI SOCIALI AL VIA IL PERCORSO DI CONCERTAZIONE CON IL SISTEMA DELLE AUTONOMIE LOCALI

 
   
  Torino, 10 aprile 2007 - Ha preso il via il 5 aprile il percorso per costruire il nuovo Piano Sociale delle Regione Piemonte. L´assessore regionale al Welfare, Teresa Angela Migliasso, ha presieduto il primo incontro plenario con le istituzioni locali e gli enti gestori delle funzioni socio-assistenziali, convocato questa mattina presso il Centro Incontri della Regione, per avviare la concertazione con tutti i soggetti coinvolti nella redazione del piano e definire le tappe per la sua realizzazione. La legge regionale 1 del 2004 attribuisce infatti alla Regione funzioni di programmazione, indirizzo, coordinamento e verifica, e le affida l´adozione del Piano regionale degli interventi e dei servizi sociali; riconosce alle Province il concorso alla programmazione del sistema; attribuisce invece ai comuni singoli o associati, titolari delle funzioni concernenti gli interventi sociali svolti a livello locale, la definizione dei piani di zona. In questi anni la programmazione zonale si è sviluppata su tutto il territorio regionale, anche se con diversa velocità e modelli. Le procedure per la definizione del Piano triennale degli interventi e dei servizi sociali (il cosiddetto Piano sociale) sono state avviate con l´obiettivo di dotare il Piemonte di uno strumento programmatico fondamentale per l´integrazione delle politiche regionali in materia socio-assistenziale, in grado di orientare la programmazione zonale, assicurando un profilo autenticamente regionale alla cittadinanza sociale. "Si tratta - ha spiegato l´assessore Migliasso - di dare il via ad un percorso di concertazione e cooperazione tra i diversi livelli istituzionali, le organizzazioni sindacali, il mondo del volontariato e della cooperazione sociale, nonché delle associazioni di tutela. L´obiettivo è pervenire a proposte programmatiche condivise, capaci di definire i contenuti della cittadinanza sociale nella nostra regione, anche individuando priorità come quelle della non autosufficienza, del sostegno alle famiglie e della protezione dell´infanzia e con particolare attenzione alle politiche di contrasto all´esclusione sociale". Presso la Direzione Politiche sociali verrà insediato un Ufficio di piano, volto a garantire l´unitarietà del percorso, con funzioni di coordinamento dei gruppi di lavoro, nonché di raccordo tra questi ultimi e i tavoli di confronto che verranno attivati con tutti i soggetti istituzionali, territoriali, della rappresentanza sindacale e del terzo settore. "Oggi - ha concluso l´assessore - abbiamo formulato un´ipotesi di articolazione dei tavoli tematici nonché un primo cronoprogramma del percorso che, confido, ci consentirà di elaborare, entro un anno, una proposta di Piano Sociale da sottoporre alla Conferenza Regione-autonomie Locali e quindi alla Giunta regionale. Grazie alla collaborazione di tutte le istituzioni e alla comune volontà, politica e tecnica, contiamo di poter dotare il Piemonte di un Piano sociale serio, condiviso e capace di rispondere con appropriatezza ed innovazione ai crescenti e diversificati bisogni della popolazione". .  
   
 

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