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Notiziario Marketpress di Martedì 10 Aprile 2007
 
   
  EMERGENZE SOCIALI. ASSESSORE VALDEGAMBERI: ENTRO 30/6 PICCOLI COMUNI VENETI POSSONO CHIEDERE CONTRIBUTI PER MINORI E DISABILI IN STRUTTURE, E FAMIGLIE CON BISOGNO”

 
   
   Venezia, 10 aprile 2007 - Entro il 30 giugno prossimo i Comuni del Veneto con meno di 10 mila abitanti potranno avanzare richiesta di contributo alla Regione per risolvere situazioni d’emergenza sociale che riguardino prestazioni e servizi sociali a favore delle categorie deboli (minori, disabili, famiglie in difficoltà), secondo quanto prevede la legge regionale n. 11 dell’aprile 2001. Lo ricorda l’Assessore regionale alle politiche sociali Stefano Valdegamberi relatore di un provvedimento approvato dalla Giunta regionale che fa riferimento, nello specifico, al “fondo integrativo a favore dei Comuni per situazioni straordinarie e di contenzioso amministrativo in materia di domicilio di soccorso”. L’esponente del governo regionale ricorda che, dal 2002 al 2006, la Regione ha stanziato 2 milioni 271 mila euro per aiutare gli enti locali di piccole dimensioni a fronteggiare le situazioni di emergenza e 876 mila euro per il contenzioso amministrativo; sono state 244 le situazioni specifiche d’emergenza alle quali si è fatto fronte e 38 quelle di contenzioso amministrativo. Il provvedimento deliberato dalla Giunta veneta ha approvato i criteri e le modalità di assegnazione del fondo integrativo e demanda a successivi atti della Giunta veneta la quantificazione dei contributi e il riparto del fondo per il 2007. “I Comuni, in particolare quelli di piccole dimensioni – rileva Valdegamberi - spesso hanno difficoltà finanziarie non previste e non programmate che riguardano prestazioni nella gestione dei servizi sociali che devono essere erogate obbligatoriamente per legge e che non sono procrastinabili. In circostanze straordinarie – sottolinea l’Assessore – questi eventi possono incidere in misura notevole e negativa sulla spesa corrente delle amministrazioni locali di piccole dimensioni. L’intervento della Regione tramite il fondo integrativo permettere la regolare e conseguente erogazione di servizi obbligatori quali l’inserimento di minori in strutture tutelari, il ricovero di disabili in istituto, l’intervento economico a sostegno di famiglie in grave situazione di bisogno, i contenziosi amministrativi connessi all’individuazione del domicilio di soccorso. Il carattere particolare e straordinario delle situazioni considerate comporta che le erogazioni siano considerate “una tantum” e quindi non ripetibili”. Le istanze di contributo da inviare alla Regione (entro il 30 giugno . P. V. ) dovranno contenere, tra l’altro, una breve relazione del caso oggetto dell’intervento comunale, la spesa da sostenere da parte del Comune, la data di insorgenza del caso. .  
   
 

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