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Notiziario Marketpress di Giovedì 12 Febbraio 2015
 
   
  ONE BILLION RISING, ANCHE LA PROVINCIA DI TRENTO AL FIANCO DELLE DONNE

 
   
  Trento, 12 febbraio 2015 - Nel 2013 (ultimo dato disponibile) le denunce furono 523 in Trentino, ma l´Istat ci dice che sono solo la punta dell´iceberg, appena il 10 per cento del totale dei casi di violenza subiti dalle donne. Di positivo c´è almeno un aumento delle denunce, che non significa affatto una recrudescenza del fenomeno, e che testimonia di come la "rivoluzione" invocata e stimolata da V-day per sconfiggere l´unica "guerra" davvero globale, quella degli uomini che usano violenza alle donne, stia conquistando sempre maggiore visibilità e consensi. Rivoluzione pacifica, affidata al corpo e alla danza, che sabato 14 febbraio, San Valentino, giorno degli innamorati, occuperà le piazze di Trento (piazza Dante), Arco, Rovereto e Cles per la terza edizione di One Billion Rising, la campagna mondiale del movimento di donne, ma anche uomini, che vogliono farla finita contro questa piaga dell´umanità. Con loro le tante associazioni di donne presenti anche nella nostra realtà, i Comuni che ospiteranno l´evento, ed anche le istituzioni provinciali, il Consiglio provinciale, la Provincia autonoma con l´assessorato alle pari opportunità e la Commissione provinciale pari opportunità tra donna e uomo. Tra il miliardo di persone che sabato diranno basta con il proprio corpo alla violenza di genere (un miliardo sono anche le donne nel mondo che subiscono violenza nell´arco della propria vita) ci saranno anche tante donne trentine, non solo quelle che fanno riferimento alla Rete V-day Trentino, alla Società Italiane Letterate, ad Arcilesbica, al Coordinamento Donne di Trento, per citare solo le realtà oggi intervenute presso la sede della Provincia alla conferenza stampa di presentazione dell´iniziativa, un incontro con gli organi di stampa al quale era presente anche l´assessora Sara Ferrari. "Un tema che troppo spesso rimane sommerso - ha affermato l´assessora - e che grazie anche ai nuovi linguaggi del protagonismo femminile affidati al corpo e alla danza può avere un impatto più ampio e diffuso verso la cittadinanza. Un problema che esiste anche in Trentino, dove la situazione è difficile, delicata e preoccupante, non dissimile da quella di altre aree del nostro Paese, alla quale rispondiamo rinnovando l´impegno che abbiamo assunto in questi anni, partendo in primis dalla conoscenza del fenomeno, che non riguarda solo la violenza sessuale, ma anche maltrattamenti, percosse, violenza psicologica, economica, verbale, una violenza che si nasconde dentro le relazioni tra le persone, dentro le nostre case." "Abbiamo scelto di potenziare il percorso di relazioni di genere dentro le scuole, stiamo formando anche le forze di polizia locale, in Trentino si è creata una rete di soccorso e supporto - ha aggiunto Sara Ferrari - ma occorre anche rimuovere le condizioni di sbilancio che esistono tra uomini e donne nella rappresentanza politico-amministrativa, un elemento che sta alla base della violenza e che ne è uno specchio. Lavoriamo perché a partire dalle nuove generazioni questo fenomeno si manifesti meno intensamente e perché anche gli uomini a cui non fa piacere far parte della categoria dei maltrattanti si lascino coinvolgere in una battaglia che è soprattutto di civiltà."  
   
 

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