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Notiziario Marketpress di Giovedì 12 Febbraio 2015
 
   
  IL PARLAMENTO EUROPEO RIPRENDE LE INDAGINI SULLE OPERAZIONI DELLA CIA NEI PAESI UE

 
   
  Strasburgo, 12 febbraio 2015 - Le commissioni libertà civili, affari esteri e diritti umani del Parlamento riprenderanno, alla luce delle nuove rivelazioni del Senato degli Usa sull´uso della tortura da parte della Cia, le indagini sulle presunte accuse nei confronti della Cia riguardanti il trasporto e la detenzione illegale di prigionieri in paesi Ue, secondo quanto si afferma in una risoluzione approvata mercoledì. I deputati hanno nuovamente fatto appello agli Stati membri affinché indaghino su tali accuse e perseguano i responsabili. Nel documento approvato con 363 voti favorevoli, 290 voti contrari e 48 astensioni, i deputati affermano che la relazione del Senato statunitense pubblicata a dicembre "rivela nuovi fatti che rafforzano le accuse secondo cui alcuni Stati membri dell´Ue, le loro autorità, nonché funzionari e agenti dei loro servizi di sicurezza e intelligence, sarebbero stati complici nel programma di detenzioni segrete e consegne straordinarie della Cia, talvolta mediante pratiche di corruzione basate sull´offerta di ingenti somme di denaro da parte della Cia in cambio della loro collaborazione". Alla luce di tali nuove prove, il Parlamento incarica le commissioni libertà civili, affari esteri e diritti umani di riprendere le indagini sui presunti casi di trasporto e detenzione illegale di prigionieri in paesi europei da parte della Cia e di riferire in merito all´Aula entro un anno. Tale richiesta comporterebbe, ad esempio, l´invio di una missione d´inchiesta parlamentare negli Stati membri dell´Ue che presumibilmente ospitavano siti di detenzione segreta e la raccolta di informazioni ed elementi di prova pertinenti su possibili tangenti o altri atti di corruzione in relazione al programma della Cia. L´impunità deve finire Il clima d´impunità riguardante il programma della Cia "ha favorito il protrarsi delle violazioni dei diritti fondamentali", come evidenziato anche dai programmi di sorveglianza di massa dell´Agenzia per la sicurezza nazionale degli Stati Uniti (Nsa) e dai servizi segreti di vari Stati membri dell´Ue, sostengono i deputati, sottolineando che "non ci può essere impunità" per queste violazioni. Il Parlamento invita gli Stati Uniti a indagare sulle molteplici violazioni dei diritti umani causate dai programmi della Cia, nonché a cooperare con tutte le richieste degli Stati membri in materia di informazione, estradizione o mezzi di ricorso efficaci per le vittime in relazione al programma della Cia. Per quanto riguarda l´Ue, i deputati esprimono preoccupazione in merito agli ostacoli posti alle indagini parlamentari e giudiziarie, all´abuso del segreto di Stato e della classificazione di documenti, con la conseguente cessazione dei procedimenti penali. Hanno nuovamente chiesto agli Stati membri di indagare sulla presunta presenza, sul loro territorio, di prigioni segrete e di perseguire le persone coinvolte nell´ambito del programma della Cia. Il Parlamento esprime il suo orrore e la sua ferma condanna per le "raccapriccianti pratiche di interrogatorio" che hanno caratterizzato tali operazioni antiterroristiche illegali. Sottolinea inoltre la conclusione fondamentale del Senato degli Stati Uniti, secondo cui i metodi violenti applicati dalla Cia non hanno permesso di ottenere le informazioni necessarie a prevenire nuovi attacchi terroristici.  
   
 

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