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Notiziario Marketpress di Lunedì 16 Febbraio 2015
 
   
  LA COMMISSIONE EUROPEA HA ADOTTATO IL POR MARCHE: OLTRE 337 MILIONI DISPONIBILI PER CRESCITA E OCCUPAZIONE.

 
   
  Ancona, 16 febbraio 2015 - La Commissione europea ha adottato il Programma operativo regionale delle Marche 2014-2020. L’approvazione ha riguardato anche i Por di altre dieci regioni (Valle d’Aosta, Piemonte, Lombardia, Liguria, Emilia Romagna, Toscana, Umbria, Lazio, province autonome di Trento e Bolzano), con l’obiettivo di sostenere la crescita e l’occupazione in Italia. Lo comunica l’assessore alle Politiche comunitarie, Paola Giorgi, a Bruxelles per impegni istituzionali. “Il lavoro di programmazione, svolto in un anno di intensa attività, con un ampia partecipazione del partenariato, è premiato dall’Unione europea che approva il nostro Por Fesr tra i primi In Italia. Le risorse europee ora sono realtà per la nostra comunità regionale”. Gli investimenti previsti per le Marche superano i 337 milioni di euro, di cui oltre 168 sono garantiti dal Fesr. Le priorità degli investimenti riguardano il rafforzamento della ricerca, lo sviluppo tecnologico e l’innovazione (favoriti con 114 milioni di euro), la promozione della competitività delle piccole e medie imprese (sostenuta con 67,8 milioni), la transizione verso un’economia sostenibile dal punto di vista ambientale (65,4 milioni assicurati), il miglioramento dell’accesso e dell’impiego delle tecnologie Ict (24,3 milioni), la prevenzione dei dissesti idrogeologici e difesa della costa (23 milioni), la valorizzazione turistica e culturale (circa 33 milioni di euro a disposizione). Risorse che mirano a garantire una serie di risultati che spaziano dalla creazione di nuovi posti di lavoro nelle attività di ricerca, l’attivazione di 300 collaborazioni tra Centri di ricerca e imprese, investimenti privati in ricerca e innovazione aumentati di 69 milioni di euro, 440 nuovi km di banda larga, oltre mille imprese connessa alla banda larga (100Mbps), riduzione dei gas serra di 20mila tonnellate l’anno, una diminuzione del consumo energetico industriale e dei servizi dal 43 al 37%.  
   
 

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