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Notiziario Marketpress di Martedì 10 Aprile 2007
 
   
  EDISON ACCELERA SULLE ENERGIE RINNOVABILI “OCCORRE SVILUPPARE UN QUADRO NORMATIVO EUROPEO DI LUNGO TERMINE A SUPPORTO DELLE CRESCITA DELLE FONTI RINNOVABILI”

 
   
   Roma, 10 aprile 2007 – Cresce l’impegno di Edison nelle energie rinnovabili. “Nei prossimi cinque anni investiremo 500 milioni di euro nello sviluppo di capacità produttiva nel settore eolico e in quello idroelettrico”, ha dichiarato Umberto Quadrino, amministratore delegato di Edison, nel corso di un’audizione alla Commissione Ambiente della Camera dei Deputati. “L’esigenza fondamentale è assicurare al nostro Paese l’energia necessaria per alimentare la crescita economica e uno sviluppo sostenibile, cioè in grado di migliorare la qualità della vita in tutto il mondo in maniera rispettosa dell’ambiente e delle generazioni future. Le vie perseguibili e auspicate dalla stessa Unione Europea sono sostanzialmente di due tipi. La prima passa attraverso il contenimento della domanda. Per questa ragione, dobbiamo imboccare con maggiore decisione la strada del risparmio energetico promuovendo l’incremento di efficienza degli impianti esistenti e un uso più razionale dell’energia”, ha aggiunto Quadrino. “La seconda via da percorrere resta quella di promuovere la costruzione di nuovi impianti di produzione di energia elettrica a gas e a fonti rinnovabili. E’ quindi necessario promuovere lo sviluppo di nuove infrastrutture per l’approvvigionamento di gas per i cicli combinati di ultima generazione, che a oggi rappresentano la tecnologia termoelettrica più efficiente ed eco-compatibile oggi disponibile, e accelerare nello sviluppo delle fonti alternative, soprattutto energie rinnovabili”, ha proseguito Quadrino. Edison in questo settore ha realizzato i primi impianti idroelettrici in Italia, ancora oggi in funzione, alla fine dell’Ottocento – inizio del Novecento. Il settore idroelettrico può attualmente contare su una potenza installata pari a circa 1. 800 Mw (comprendendo anche il 50% di Edipower). Edison ha inoltre sviluppato negli ultimi anni competenze nel settore eolico con la realizzazione di 28 campi localizzati in 7 regioni per un totale di 460 aerogeneratori e una potenza installata pari a 273 Mw. “Gli aspetti che maggiormente influenzano negativamente il settore sono le tempistiche incerte da parte degli enti / istituzioni deputate ai rilasci delle autorizzazioni per la realizzazione dell’impianto; le moratorie regionali ed effetto Nimby, che hanno bloccato numerose iniziative, procurando, come conseguenza, il rallentamento nello sviluppo delle fonti rinnovabili; la criticità delle procedure autorizzative e di provvedimenti simili, anche in relazione a specifiche linee guida richieste dalle varie Regioni e non uniformi sul territorio nazionale. Sono quindi auspicabili miglioramenti a livello di sistema da parte del legislatore nazionale ed europeo. In particolare, è necessario determinare obiettivi per filiera tecnologica e per territorio, coerentemente agli obiettivi complessivi del Paese, rendere tali obiettivi “obbligatori” (meccanismi incentivanti/disincentivanti per Regioni) e garantire una stabilità del meccanismo di incentivazione nel medio – lungo periodo a livello europeo. Per quanto riguarda infine il meccanismo delle emissioni di Co2, va migliorato l’attuale sistema di Emission Trading definendo per il periodo successivo al 2012 un quadro regolatorio chiaro e di lungo termine, estendendo il sistema anche ad altri settori quali i trasporti e l’agricoltura e premiando le tecnologie più pulite ed efficienti secondo il principio in base al quale chi più inquina più paga”, ha concluso Quadrino. .  
   
 

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