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Notiziario Marketpress di Mercoledì 18 Febbraio 2015
 
   
  PESCA: REGIONE FVG VICINA CON COORDINAMENTO FONDI UE

 
   
  Marano Lagunare - Il ruolo della Regione nel coordinamento degli interventi possibili attraverso i fondi della programmazione comunitaria 2014/2020, e in particolare il Fondo europeo per gli affari marittimi e la pesca (Feamp), per favorire la ripresa e lo sviluppo delle attività di pesca e acquacoltura, è stato confermato a Marano Lagunare dall´assessore regionale alla Pesca, Paolo Panontin, in occasione del convegno ´Pesca e acquacoltura nell´Alto Adriatico´, indetto dalla Cigil e dall´Ires, Istituto di ricerche economiche e sociali, del Veneto. Evento, che ha consentito di presentare gli esiti di una ricerca inerente le attività di pesca dell´Emilia Romagna, del Friuli Venezia Giulia e del Veneto. Regioni, che costituiscono il Distretto della pesca dell´Alto Adriatico e rappresentano in Italia un quarto delle attività del settore. Settore, che si potrà risollevare, come ha detto Panontin, solamente se saprà perseguire un percorso di filiera atto a consentire la garanzia della qualità del prodotto. Questo, al fine di assicurare alla nostra realtà le dimensioni necessarie per poter affrontare i mercati con le credenziali adatte. Com´è emerso dai dati di un´indagine presentata nell´occasione, su ´lavoro, sostenibilità e strategie nel comparto´, la pesca e l´acquacoltura nel Friuli Venezia Giulia, come ribadito dall´assessore anche avvalendosi dei dati a disposizione della Regione, presentano un´eccessiva parcellizzazione delle imprese. Una caratteristica, che come ha rilevato Panontin rende difficile per la realtà produttiva della pesca e dell´acquacoltura del Friuli Venezia Giulia affrontare i mercati con la necessaria competitività. A questa peculiarità, che nelle condizioni attuali di mercato non favorisce lo sviluppo del comparto, si aggiunge un´altra considerazione: come ha evidenziato l´assessore regionale Panontin, le aziende del settore presentano una scarsa propensione e attenzione all´innovazione e alla ricerca. Nel settore ittico, la situazione delle attività nelle acque salmastre è però compensata dalle attività di allevamento in acque interne, che vede la Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia in una posizione leader in Europa. Panontin ha colto l´occasione per presentare i dati inerenti di diversi comparti che caratterizzano il settore. La mitilicoltura viene praticata nelle acque del demanio marittimo da 16 imprese, che operano su 46 impianti, producendo 3.360 tonnellate l´anno, con un ricavato di quasi due milioni di euro. La piscicoltura, sempre nelle acque del demanio marittimo, è volta alla produzione di avannotti e all´allevamento di branzini; e su una superficie di 7 ettari opera un solo impianto, che produce 240 tonnellate l´anno, per un valore di un milione e 660 mila euro. Sulle acque del demanio regionale sono invece praticate la molluschicoltura e la vallicoltura: la molluschicoltura, su 790 ettari, a opera di tre imprese, che producono complessivamente 1.638 tonnellate, per un valore di oltre 7 milioni di euro; la vallicoltura, dedicata all´allevamento di branzini e orate, si sviluppa su 1.600 ettari, dei quali soltanto 780 destinati alla produzione, in 14 impianti di proprietà di 14 imprese, con una produzione complessiva di 156 tonnellate e un valore di un milione e 560 mila euro. Si tratta dunque di settori che evidenziano la frammentazione delle attività segnalata dall´assessore Panontin. Di diversa portata i dati inerenti le acque interne regionali, dove operano 71 impianti di produzione, quattro di trasformazione, sono attive 44 imprese con una produzione complessiva di 13 mila 764 tonnellate e un valore di 35 milioni di euro. Infine, nel settore della pesca marittima operano 299 imprese, con 387 pescherecci, una produzione di 4.040 tonnellate e un valore di 20 milioni e 420 mila euro. Al convegno, dopo il saluto del sindaco, Devis Formentin, e l´intervento di Daniele Vinci, comandante dell´Ufficio circondariale marittimo di San Giorgio di Nogaro, sono intervenuti tra gli altri i consiglieri regionali, Alessio Gratton, e Pietro Paviotti.  
   
 

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