Pubblicità | ARCHIVIO | FRASI IMPORTANTI | PICCOLO VOCABOLARIO
 













MARKETPRESS
  Notiziario
  Archivio
  Archivio Storico
  Visite a Marketpress
  Frasi importanti
  Piccolo vocabolario
  Programmi sul web








  LOGIN


Username
 
Password
 
     
   


 
Notiziario Marketpress di Lunedì 23 Febbraio 2015
 
   
  LE NUVOLE ALTE SU MARTE CHE COSA CI RIVELANO?

 
   
  Bruxelles, 23 febbraio 2015 - La nuvolosità non è una prerogativa della Terra, telescopi montati su veicoli spaziali e sul terreno hanno individuato numerose nuvole di cristalli di ghiaccio attorno a Marte. Due pennacchi particolarmente insoliti, che si sono verificati a marzo e ad aprile del 2012, hanno attirato l’attenzione degli scienziati, e potrebbero svelare dei segreti sullo stato dell´atmosfera marziana. Essi sono il soggetto di un nuovo studio recentemente pubblicato su Nature e svolto dall’astronomo Agustín Sánchez-lavega dell’Università dei Paesi Baschi a Bilbao, in Spagna. Lo studio si è concentrato su due luminosi pennacchi a quote estremamente elevate sul terminatore marziano (il confine tra giorno e notte) che sono stati individuati da appassionati astronomi amatoriali nella primavera del 2012. Si è stimato che le nuvole si trovassero tra 200 e 250 chilometri o più al di sopra della superficie di Marte. Con un’estensione circa tra 500 e 1 000 chilometri sia nella direzione nord-sud che in quella est–ovest, essi sono durati per circa 10 giorni, modificando la loro struttura di giorno in giorno. Secondo Nature, la grande altezza dei pennacchi è ciò che risulta difficile da spiegare. Per tentare di scoprire la sua importanza, il team di Sánchez-lavega ha coordinato le osservazioni effettuate dagli astronomi amatoriali, e ha cercato nelle immagini provenienti dal veicolo spaziale Mars. Essi hanno utilizzato delle misurazioni fotometriche per esaminare due possibili scenari e per studiare la loro natura. Una spiegazione è che i pennacchi sono stati formati da frammenti di biossido di carbonio ghiacciato o da vapore acqueo. Un’altra è che il pennacchio fosse un’aurora collegata a una regione conosciuta sulla superficie dove è presente una grande anomalia nel campo magnetico crostale. Questa aurora sarebbe 1 000 volte più luminosa rispetto a un’aurora sulla Terra. Comunque non esistono risposte facili e il team di ricerca mette in rilievo nel sommario che entrambe le spiegazioni proposte sono in contrasto con quanto noi sappiamo attualmente sull’atmosfera superiore di Marte. Il team sta ancora lavorando per risolvere questo mistero, e nei prossimi anni potrebbero ricevere un aiuto dalla Nasa e dall’Agenzia spaziale europea (Esa). L’esa fa notare che ulteriori informazioni dovrebbero essere possibili in seguito all’arrivo dell’Exomars Trace Gas Orbiter dell’Esa sul Pianeta rosso, il cui lancio è programmato nel 2016. Nel frattempo, Nature indica che il veicolo spaziale Maven della Nasa, che è attualmente in orbita attorno a Marte, sarebbe in grado di vedere un pennacchio se guardasse nel posto giusto al momento giusto, una situazione che sfortunatamente non si è ancora verificata. Per ulteriori informazioni, visitare: http://www.Nature.com/nature/journal/vaop/
ncurrent/full/nature14162.html
 
 
   
 

<<BACK