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Notiziario Marketpress di Martedì 24 Febbraio 2015
 
   
  PROVINCE, I SINDACATI SCRIVONO AD UPI "L’INTESA NON INTERVIENE E NON INTERFERISCE CON LE POSTE ECONOMICHE CHE SONO OGGETTO DI TAVOLI E CONFRONTI INTERISTITUZIONALI"

 
   
  Firenze, 24 febbraio 2015 - “Gentile Presidente, siamo sorpresi e dispiaciuti che al confronto e al merito che le avevamo proposto si sia scelta per parte Sua una replica votata alla polemica e all’invettiva, con uno stile che mal si concilia anche col ruolo istituzionale che Lei riveste. Per parte nostra ribadiamo che la scelta di firmare l’intesa è stata da noi assunta responsabilmente per rispondere con una riorganizzazione delle funzioni provinciali, al superamento delle sovrapposizioni e duplicazioni e privilegiando il rapporto con i cittadini e la qualità dei servizi; su questa strada responsabile abbiamo anche inteso contenere l’attacco all’occupazione e alla qualità del lavoro prodotto dai provvedimenti della legge di stabilità . L’intesa, come Lei strumentalmente omette, aveva lo scopo di rendere trasparente questo processo evitando una pericolosa fase di stallo che avrebbe avuto conseguenze su funzioni vitali per il funzionamento della P.a., per l’erogazione dei servizi e per la tenuta dei conti e dell’occupazione delle Province. L’intesa infatti non interviene e non interferisce con le poste economiche che sono oggetto di tavoli e confronti interistituzionali ai quali le scriventi organizzazioni non partecipano; sono gli stessi confronti che hanno prodotto la ripartizione delle risorse che Lei oggi contesta, ma che sono in essere dal 2011 e che non hanno prodotto quello che oggi si prefigura, anche dalle Sue parole con i tagli del Governo. Noi, nella nostra autonomia, abbiamo indicato a tutte le parti la necessità di risolvere positivamente in questa fase transitoria il tema degli avvalimenti, come testimoniano anche gli emendamenti da noi presentati in sede di audizione in Commissione regionale: tema, quello degli avvalimenti, che risulta essere oggetto di un costruttivo confronto tra Province e Regione Toscana. Non siamo assolutamente convinti che aprire un conflitto interistituzionale in Toscana possa favorire i lavoratori, men che mai sia utile ai loro interessi tentare di usarli in chiave strumentale contro gli interlocutori che si sono resi disponibili alla ricerca di soluzioni che mitigassero le difficoltà delle Province. Non siamo convinti che sia fare il loro interesse ingaggiare un conflitto per cercare l´acqua che manca in un secchio vuoto (quello di tutte le Autonomie Locali). E’ del tutto evidente, infatti, che le risorse tagliate dalla legge di stabilità non hanno impatti pesantemente negativi nel solo sistema toscano e spostare l’attenzione sulla semplice diatriba fra province e regione ha il solo risultato di sottacere le vere responsabilità di questa situazione (Esecutivo nazionale in primis ) e di dissociarsi dalla legittima richiesta delle organizzazioni sindacali di prevedere, anche sul piano nazionale, le risorse necessarie a una seria riforma della Pubblica Amministrazione. Il venir meno della vostra disponibilità ci fa temere che si finisca col consegnare alla polemica sterile e all’esasperazione questa difficilissima vicenda. Per parte nostra non intendiamo condividere la responsabilità delle conseguenze prodotte da questa scelta, dall´allungamento dei tempi che essa produce e dall’incapacità delle Autonomie Locali a trovare una sintesi interistituzionale mettendo in campo una efficace azione sul Governo per salvaguardare servizi e occupazione. Rimaniamo anche noi “disponibili a specifici incontri che aiutino” tutte le parti “ad attuare al meglio quanto previsto dalla L. 56/14 nell’interesse dei cittadini e dei dipendenti” ed è per queste ragioni che invitiamo la Vostra Associazione a moderare i toni, riprendendo quel necessario percorso di assunzione di responsabilità che è il solo a poter declinare tutti i necessari strumenti di positiva e costruttiva risposta alla complicata e delicata fase in cui ciascuno oggi si trova. P. Cgil Toscana p. Cisl Toscana p. Uil Toscana; Alessio Gramolati Riccardo Cerza Francesca Cantini; Fp-cgil Toscana Fp-cisl Toscana Uil-fpl Toscana; Alice D’ercole Marco Bucci Paolo Becattini.  
   
 

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