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Notiziario Marketpress di
Martedì 24 Febbraio 2015 |
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FRONTALIERI, IMPEGNO REGIONE LOMBARDIA È TUTELA 60.000 LAVORATORI E LORO FAMIGLIE
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Milano, 24 febbraio 2015 - "Il nostro impegno è rivolto a tutelare gli oltre 60.000 lavoratori frontalieri e le loro famiglie e salvaguardare i comuni di frontiera". Lo ha detto il consigliere regionale Francesca Attilia Brianza, presidente della Commissione Speciale per i rapporti tra Lombardia, Confederazione Elvetica e Provincie autonome, intervenuta su delega del presidente di Regione Lombardia Roberto Maroni, alla firma del Protocollo tra Italia e Svizzera in materia fiscale, siglato in Prefettura a Milano dal ministro dell´Economia e delle Finanze Pier Carlo Padoan e dal capo Dipartimento federale delle finanze della Confederazione Svizzera Eveline Widmer-schlump. Evitare Penalizzazioni Per Nostri Lavoratori - "Continueremo a vigilare sull´ evoluzione di questi accordi - ha proseguito Brianza - e in particolare sulle azioni che saranno intraprese da parte di governo e parlamento italiani, ma è fondamentale che i nostri concittadini non siano penalizzati, soprattutto nella attuale situazione di particolare criticità legata alla liberalizzazione del cambio del franco svizzero". Pressing Su Governo E Parlamento - "Ci siamo mossi in questi mesi - ha ricordato il presidente Brianza - con interrogazioni, mozioni e interpellanze per sollecitare il governo, abbiamo anche ascoltato in audizione in Consiglio regionale Vieri Ceriani, capo negoziatore da parte italiana, e ci sono state date rassicurazioni: ma noi anche oggi ribadiamo che lavoriamo per evitare i nostri frontalieri possano essere penalizzati da questo accordo". Contenuti Dell´accordo - Il protocollo firmato oggi a Milano prevede lo scambio automatico di informazioni tra le autorità fiscali dei due Paesi (a regime dal 2017), un nuovo sistema di tassazione dei lavoratori transfrontalieri italiani, ma anche l´uscita della Confederazione elvetica dalla ´black list´ dei Paesi che l´Italia considera non collaborativi in materia fiscale. Questo passaggio è fondamentale per la piena applicazione della ´voluntary disclosure´, il provvedimento varato dal governo italiano che ha l´obiettivo di spingere i contribuenti ad autodenunciare i redditi detenuti illecitamente oltreconfine con il pagamento delle imposte dovute e di sanzioni penali e amministrative ridotte. No A Incremento Tasse - "Noi non abbiamo partecipato attivamente alla predisposizione di questi accordi - ha proseguito Brianza - ma negli incontri avuti con il negoziatore Ceriani abbiamo chiesto e ottenuto assicurazioni relative al fatto che il trattamento fiscale nei confronti dei frontalieri non subirà variazioni nell´immediato e per questo vogliamo tenere la situazione costantemente monitorata". Cosa Dice Il Protocollo - Il testo del Protocollo siglato a Milano prevede l´assoggettamento dei lavoratori frontalieri ad una imposizione limitata nello Stato in cui esercitano la loro attività lavorativa e anche all´imposizione nello Stato di residenza, mediante suddivisione del gettito fiscale derivante in ragione di un massimo del 70 per cento del totale dell´imposta prelevabile alla fonte da parte dello Stato del luogo di lavoro. Per quanto concerne la tassazione - è stato sottolineato dai ministri italiano e svizzero - il carico fiscale totale sui frontalieri non sarà ne´ inferiore ne´ superiore a quello attuale. L´allineamento con la legislazione domestica dovrà essere molto graduale. Impegno Per Comuni Di Frontiera - Riguardo ai comuni di frontiera, il presidente Brianza ha ribadito che "Prima avevano i ristorni da parte Svizzera ma il governo ha detto che ora ci saranno trasferimenti da parte italiana. E´ indispensabile che gli impegni del governo siano garantiti anche in futuro". |
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