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Notiziario Marketpress di Mercoledì 25 Febbraio 2015
 
   
  IMMIGRAZIONE: ZAIA, “ULTIMO ALLARME DA PROCURA ANTIMAFIA, BARCONI NELLE MANI DEL CRIMINE. STOP SBARCHI E TRITON. CREARE FONDO PER AIUTI IN PATRIA A CHI SOFFRE”

 
   
  Venezia, 25 febbraio 2015 - “Dopo l’esplicito riferimento ai rischi terrorismo da parte del Procuratore Antimafia Franco Roberti, non c’è più tempo da perdere e non è più il momento dell’ipocrisia: i barconi dalla Libia vanno fermati, Triton/mare Nostrum va stoppata, i milioni che si spendono per tutto questo vengano inglobati in un fondo da usare immediatamente per avviare un concreto piano di aiuti alle popolazioni sofferenti nei loro Paesi. L’italia, con la complicità dell’Europa, e sorda ai segnali e agli allarmi che giungono da più parti, sta di fatto agevolando varie tipologie di criminali, dai brutali delinquenti che gestiscono i viaggi, al crimine organizzato che fa loro da sponda in Italia e in Europa, fino alle non escludibili infiltrazioni di terroristi gestite dall’Isis. Senza contare il caos e l’impatto sui territori che si stanno determinando a mano a mano che si verificano gli arrivi, senza preavviso e senza certezze riguardo sia allo stato di salute sia alle generalità delle persone”. Lo dice oggi il Presidente della Regione del Veneto Luca Zaia in relazione alle sempre maggiori preoccupazioni che emergono dall’Italia e dall’estero sulla migrazione in corso dalle coste della Libia verso l’Italia, sottolineando che “tutta la situazione sta prendendo una piega sempre più pericolosa, ingestibile e, per certi versi sempre più brutale, come hanno dimostrato le immagini delle violenze che si compiono sulle spiagge libiche”. “Il crimine si è completamente impadronito di questa vicenda – aggiunge Zaia – e non lo dico io. Oggi l’autorevolissima voce del Procuratore Roberti; in precedenza lo hanno indicato l’inchiesta della Procura di Palermo aperta da tempo su possibili infiltrazioni terroristiche nei flussi, l’allarme della Procura di Reggio Calabria sulla possibile saldatura tra l’Isis e la criminalità organizzata, i documenti segreti dell’Isis pubblicati dall’autorevole Daily Telegraph che vanno chiaramente in questo senso, le esplicite dichiarazioni dell’Ambasciatore egiziano a Londra di qualche giorno fa”. “Chi ne ha il potere- conclude Zaia – si assuma le proprie responsabilità e agisca in fretta. Questa è una partita che l’Italia e l’Europa stanno perdendo con ignominia, ma che potrebbero ancora vincere se venisse fatto ciò che logica, buon senso e vera solidarietà consigliano. Per ora, invece, sembra che ci si limiti a sperare che il mare sia mosso e impedisca ai barconi della morte di partire”.  
   
 

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