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Notiziario Marketpress di
Giovedì 26 Febbraio 2015 |
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FIRENZE: CON RIORDINO FUNZIONI PROVINCE NUOVO RUOLO PER CITTÀ METROPOLITANA E COMUNI PIÙ FORTI
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Firenze, 26 febbraio 2015 - Con la riforma e il riordino delle funzioni delle Province come fino ad oggi si intendevano, la Regione Toscana cambia pelle. Una riorganizzazione a parte riguarderà la Città metropolitana fiorentina, che assorbirà le deleghe altrove passate alle amministrazioni comunali e si occuperà, se i Comuni lo decideranno, anche di urbanistica e piano strutturale, mobilità, viabilità e edilizia scolastica. "Alla Città metropolitana – commenta l´assessore Vittorio Bugli, che ha scritto la proposta di legge approvata dal consiglio regionale – abbiamo riconosciuto un ruolo importante come compete ad un´ente di ordine costituzionale. Insieme ai sindaci abbiamo definito una città metropolitana che con la Regione coopererà per definire le scelte urbanistiche, quelle delle infrastrutture materiali e immateriali e che coopererà per definire il nuovo piano strategico, consapevoli che questo ente e tutta l´area potrà essere capace di attrarre risorse e far da volano allo sviluppo economico dell´intera regione". "Naturalmente sarà rafforzata anche la possibilità da parte dei territori di incidere sulla programmazione regionale" assicura l´assessore. Nessun centralismo dunque. Ai Comuni andranno in particolare le competenze sul turismo (salvo la raccolta di dati statistici), sullo sport e la tenuta degli albi regionali, oltre agli interventi pubblici di forestazione che erano finora delle Province. "Non dimentichiamoci poi – dice Bugli – che un nuovo ruolo importante l´avranno anche nel nuovo ente Provincia, per la gestione di funzioni importanti come la viabilità e l´edilizia scolastica provinciale". Servono unioni e fusioni più strutturate Ma perché il sistema funzioni al meglio, occorrerà gestire sempre più funzioni in modo associato: questione dirimente per i prossimi anni, un´altra vera sfida. "Incentiveremo le unioni più forti e le fusioni di Comuni più strutturate" dice Bugli. Sono previsti premi crescenti per le unioni e fusioni con almeno cinquemila, diecimila e quindicimila abitanti. " Si apre – ripete in aula – la stagione dell´indispensabilità del governo associato di funzioni: se prima era una scelta volontaria ora diventa qualcosa di impossibile da evitare". |
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