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Notiziario Marketpress di Martedì 03 Marzo 2015
 
   
  ASSESSORE VENETO SCRIVE AL MINISTRO GIANNINI: “IL DECRETO SULLA SCUOLA DEVE ESSERE CORRETTO”

 
   
  Venezia, 3 marzo 2015 - L’assessore all’istruzione e al lavoro della Regione del Veneto, Elena Donazzan, ha inviato una lettera al ministro dell’istruzione, dell’università e della ricerca, Stefania Giannini, in merito alle “indiscrezioni che appaiono quotidianamente sui giornali circa gli effetti della imminente pubblicazione del decreto sulla scuola”, chiedendo che vi sia la “possibilità di effettuare interventi correttivi a un progetto che appare quasi già confezionato”. “Non nascondo la mia forte preoccupazione circa gli effetti sociali ed economici che può determinare una tale proposta in una regione come il Veneto – scrive Donazzan –. Tra le varie proposte contenute nella ‘Buona Scuola’, si prevede una massiccia assunzione di personale docente attualmente incluso nelle graduatorie provinciali a esaurimento (Gae) con la previsione della successiva eliminazione della graduatoria”. In riferimento a ciò l’assessore sottolinea alcuni aspetti delicati a cui ritiene necessario siano date risposte: - la mancata riconferma dei docenti nominati dalla seconda e terza fascia d’istituto, “che da anni – sottolinea l’assessore - già lavorano nel comparto scuola, con grande esperienza diretta nell’insegnamento e con esigenze personali a cui non possiamo non dare importanza”; - lo spostamento in altre provincie dei candidati inclusi in Gae, che nella loro provincia di inclusione non hanno possibilità di stabilizzazione per mancanza di posti: “Ritengo che questo tema determinerà negli anni a venire una pressione sociale – scrive l’assessore – e un ricorso alle norme di cui alla Legge 104 per ottenere quanto prima la riunificazione al nucleo famigliare”; - modifica degli ordinamenti: “E’ evidente – afferma Donazzan – che sembra collegata alle sole esigenze del governo per svuotare le Gae, ma non può certamente essere una scuola che risponde alle necessità dell’Italia ed in particolare alla realtà industriale e manifatturiera come quella del Veneto. Inoltre, in riferimento a questo punto, è forte la mia preoccupazione nel vedere un governo determinato a varare un provvedimento di così grande portata senza una minima sperimentazione e completamente carente di risposte sul fronte delle esigenze economico-produttive di un’area industriale qual è quella del Nord Italia e del Veneto”. “Di fatto – conclude Donazzan, confidando nella possibilità di modifiche – ‘La Buona Scuola’ manca completamente di quel potenziamento delle materie tecnico professionali e laboratoriali necessarie agli istituti tecnici e professionali per rispondere adeguatamente alle richieste del mondo del lavoro. Ed è evidente, infine, che l’aumento dell’organico di diritto dei docenti debba avere la necessaria copertura economica, problema di tutta rilevanza visti i continui tagli della spesa pubblica, ma che ritengo questo governo abbia immaginato risposte che non penalizzino ulteriormente gli enti locali”.  
   
 

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