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Notiziario Marketpress di Martedì 03 Marzo 2015
 
   
  ENTI LOCALI: FVG, APPROVATO IN VIA PRELIMINARE DDL RIFORMA CAL

 
   
  Trieste, 3 marzo 2015 - La Giunta regionale ha approvato in via preliminare il disegno di legge di riforma del Consiglio delle autonomie locali. "Nel rinnovato contesto ordinamentale delle autonomie locali è apparso necessario riformare anche l´organo rappresentativo, il Consiglio delle autonomie locali (Cal), affinché sia in grado di assicurare una forma di dialogo e confronto più rispondente al mutato quadro istituzionale, svolgendo una funzione di sintesi delle esigenze e istanze dei territori", ha spiegato l´assessore regionale alle Autonomie locali, Paolo Panontin. La revisione dell´intera disciplina del Cal viene peraltro effettuata in un´ottica di semplificazione e razionalizzazione delle procedure. Viene anzitutto rivista la composizione, che sarà costituita da una rappresentanza istituzionale di Enti locali formata da un Comune per ciascuna Unione territoriale intercomunale. "In questo modo - spiega Panontin - si valorizza l´ente Comune e, allo stesso tempo, disponendo che ciascuna Unione individui un Comune all´interno dell´Unione stessa, si garantisce la rappresentatività dell´intero territorio regionale". Sempre nell´ottica di evitare la moltiplicazione delle sedi di confronto, si prevede la possibilità per le Assemblee di comunità linguistica e l´Osservatorio per la riforma di avvalersi della sede del Cal. All´articolo 3 della norma si prevede la partecipazione ai lavori del Consiglio anche da parte di un rappresentante per ciascuna Assemblea di Comunità linguistica. Alle sedute del Cal possono inoltre partecipare, con diritto di parola, i presidenti dell´Anci e dell´Uncem regionali, al fine dell´opportuno raccordo con le associazioni degli amministratori locali. Per garantire un adeguato confronto sul piano istituzionale e codificando la prassi già in uso, è prevista la presenza ai lavori dei componenti della Giunta e del Consiglio regionali, proponenti degli atti sottoposti all´esame. Sotto il profilo delle funzioni, la scelta è quella di rafforzare il ruolo del Cal per favorire la coesione tra le istituzioni e la sintesi degli interessi: spetterà, infatti, al Consiglio la competenza a carattere generale, di concorrere alla programmazione delle politiche pubbliche di interesse per le autonomie locali, funzione strutturata attraverso innovative forme di collaborazione istituzionale. Si prevede, infatti, che il Cal costituisca la sede della permanente collaborazione istituzionale fra la Regione, gli enti locali e gli altri soggetti portatori di interessi. Si attribuisce al Consiglio delle autonomie locali un ruolo propositivo, che va oltre l´esame dei singoli provvedimenti sottoposti al parere o all´intesa, fermo restando il rispetto delle prerogative del Consiglio regionale e della Giunta regionale. Sotto il profilo procedurale, l´obiettivo è quello di ottenere una semplificazione. Si prevede, inoltre, che l´organismo collabori con gli uffici regionali alla valutazione dell´impatto delle politiche pubbliche sul territorio. Vengono mantenute le forme di consultazione classica, rappresentate dall´espressione dell´intesa e del parere sui provvedimenti, razionalizzandone però l´uso affinché il Consiglio sia chiamato a pronunciarsi sui provvedimenti che rivestono effettiva rilevanza per il sistema delle autonomie locali. Vi sono perciò rilevanti modifiche al processo di acquisizione del parere e di formazione dell´intesa: quest´ultima, in particolare, viene prevista esclusivamente per i disegni di legge che rivestono un´importanza fondamentale per il sistema delle autonomie locali e non per provvedimenti amministrativi. Vengono inoltre semplificati i quorum funzionali per la formazione della volontà del Cal. Un ulteriore passo verso la semplificazione è costituito dal fatto che alle Commissioni interne del Consiglio potranno essere attribuite funzioni deliberanti e redigenti: infatti, la previsione di un pronunciamento della Commissione in sede deliberante consente di ridurre le tempistiche dei procedimenti, mentre la funzione redigente permette di sottoporre al plenum del Consiglio una proposta di pronunciamento, tenendo conto delle discussioni intervenute. Altra novità riguarda l´attribuzione al Cal delle funzioni della Conferenza permanente per la programmazione sanitaria e socio sanitaria regionale, in relazione alle tematiche sanitarie, sul presupposto che alle Unioni fanno capo anche le funzioni degli attuali ambiti distrettuali. Le competenze attribuite alla Conferenza permanente verranno esercitate dal Consiglio delle autonomie a composizione integrata, comprensiva dei presidenti delle Conferenze dei Sindaci e del rappresentante di Federsanità-anci. "Si realizza così la razionalizzazione delle procedure di consultazione anche in riferimento ai provvedimenti in materia di politiche socio sanitarie, evitando la moltiplicazione delle sedi di discussione, posto che il Cal ha già competenza in materia sociale", conclude Panontin.  
   
 

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