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Notiziario Marketpress di Martedì 03 Marzo 2015
 
   
  ISTAT, ASSESSORE LOMBARDIA: DATI LAVORO FANNO BEN SPERARE, PREOCCUPA SITUAZIONE GIOVANI

 
   
  Milano, 3 marzo 2015 - "I dati Istat di oggi sul leggero aumento del tasso di occupazione rispetto al mese di dicembre, fanno ben sperare in una uscita dalla crisi. Tuttavia, il dato della disoccupazione giovanile rimane ancora alto al 41,2%. Sono quindi più che mai necessarie iniziative che si rivolgano allo specifico target di giovani, di età compresa tra i 15 e i 29 anni, come Garanzia giovani. In Regione Lombardia possiamo contare su un sistema di politiche attive universali rivolto a tutti, ma con il Programma Garanzia Giovani stiamo concentrando gli sforzi verso quei giovani che restano ancora ai margini del mercato del lavoro" ha affermato Valentina Aprea, Assessore all´istruzione, formazione e lavoro di Regione Lombardia. In Lombardia Strumenti Di Politiche Attive Efficaci "Con 41.333 Regione Lombardia si conferma una delle regioni più attrattive del programma Garanzia giovani. I ragazzi qui possono contare su una rete di operatori pubblici e privati accreditati diffusi sul territorio che offrono un paniere di servizi personalizzati in base al fabbisogno. Dalla sottoscrizione del patto di servizio, che non è mero adempimento burocratico, i giovani possono usufruire di una serie di misure che vanno dall´orientamento, all´accompagnamento fino all´inserimento lavorativo, unico risultato riconosciuto come valido ai fini della remunerazione degli operatori". Impegno Per Partecipazione Dei Giovani "In forza del principio della libertà di scelta - ha proseguito Aprea - Regione Lombardia ha stabilito che il giovane selezioni l´operatore che lo accompagnerà nel percorso di Garanzia Giovani per completare la procedura di iscrizione. Molti giovani, però, dopo aver effettuato un primo accesso al portale nazionale o regionale, non completando la loro registrazione restano contabilizzati ai fini delle adesioni, ma non possono essere contattati per la sottoscrizione del Patto di attivazione e l´avvio delle misure. Tra coloro che completano la registrazione, poi, molti convocati da fuori regione, rifiutano di presentarsi al colloquio - sottolinea l´assessore - giudicando sconveniente, quasi inutile sostenere delle spese di viaggio. Queste sono questioni che non possono essere taciute e che abbiamo portato all´attenzione del livello nazionale, per trovare una soluzione congiunta nel facilitare i giovani a partecipare al programma". Promotori Di Iniziative - "Come Regione Lombardia - appunta ancora l´assessore - ci stiamo facendo promotori di una serie di iniziative, anche in collaborazione con altre regioni, per superare queste difficoltà e per passare dalla semplice adesione alla effettiva presa in carico. Allo stesso modo, intendiamo coinvolgere il maggior numero di Neet, anche con il coinvolgimento di tutte le forze attive sul territorio. Condividiamo con il Programma l´obiettivo di attivare giovani che non studiano e non lavorano nel mercato ed è quindi massimo l´impegno nel sostenere la partecipazione al Programma". Risultati Occupazionali "Il nuovo report, che settimanalmente pubblichiamo, mostra come il modello lombardo sia in grado di dare risposte in termini di occupabilità e inserimenti lavorativi. Dei 14.314 presi in carico, più della metà - 9.012- sono stati attivati nel mondo del lavoro. Di questi - dice ancora Aprea - 4.199 sono stati assunti: 3.052 con contratti a tempo determinato, 376 con contratti a tempo determinato e 771 in apprendistato. Di queste assunzioni, In 1.309 casi, le assunzioni sono state incentivate con il bonus occupazionale previsto tra le misure di Garanzia Giovani". Politiche Attive Per La Crescita Occupazionale "Non possiamo farci trovare impreparati rispetto alla ripresa; oltre alle misure già previste dal Jobs Act con il contratto a tutele crescenti e il bonus della legge di stabilità, è necessario ora attivare strumenti efficaci di politiche attive che possano sostenere i cittadini nell´inserimento del mercato del lavoro, affinchè sia reso più efficace l´incrocio tra domanda e offerta. Soprattutto - conclude l´assessore - con riferimento ai giovani, le politiche attive dovranno consentire di ridurre il divario tra i tassi di disoccupazione e l´inattività: è necessario agire su quei giovani inattivi per fare in modo che possano essere inseriti nel mercato del lavoro. Non possiamo consentire che l´offerta di lavoro non sia coerente con la domanda, lasciando scoperti i posti di lavoro che si verranno a creare".  
   
 

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