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Notiziario Marketpress di Martedì 03 Marzo 2015
 
   
  RIFORMA SANITÀ, ASSESSORE LOMBARDIA: VALORIZZIAMO PROFESSIONE INFERMIERISTICA

 
   
  Milano, 3 marzo 2015 - "Gli infermieri possono offrire un contributo determinante alla riforma del sistema sanitario regionale. Per questo sarà nostra cura valorizzarli tenendo conto, in particolare, delle nuove competenze acquisite, orientate alla presa in carico globale, al raccordo del percorso del paziente, al coordinamento della continuità assistenziale". Così ha dichiarato il vice presidente e assessore alla Salute di Regione Lombardia Mario Mantovani, intervenendo alla tavola rotonda dal titolo: ´Dalle competenze avanzate all´infermiere di famiglia: le scelte di Riforma del Sistema Socio sanitario Lombardo´, organizzata dal Collegio Ipasvi (Infermieri professionali, assistenti sanitari e vigilanti d´infanzia) di Milano - Lodi - Monza e Brianza, all´ospedale Niguarda, a Milano. Riforma Sanità Lombarda - Il vice presidente si è soffermato, in particolare, sul ruolo della professione infermieristica all´interno della riforma del Sistema Socio sanitario Lombardo. "I principali cambiamenti che il nuovo Ssr dovrà affrontare - ha spiegato Mantovani - saranno l´invecchiamento della popolazione (si stima che tra 10 anni ci saranno oltre 3 milioni di ultra 65enni e 1 milione di ultra 80enni) e l´incremento del numero e della complessità clinica dei malati cronici". Gestione Innovativa - "L´attuale sistema - ha evidenziato il vice presidente - risponde poco alle problematiche di gestione delle patologie croniche. Nuova è pertanto l´ottica in cui ci si deve porre per rapportare la struttura del sistema sanitario agli specifici bisogni di cura della popolazione. Non basta immettere più risorse nel sistema; è invece necessario programmare modalità di gestione innovative dei bisogni assistenziali". Infermiere Di Famiglia - "In quest´ottica - ha continuato l´assessore alla Salute - bene si sposa l´evoluzione delle competenze infermieristiche a cui si sta assistendo, in particolare in merito alle componenti organizzativo-assistenziali. Per questo già nella proposta di legge approvata dalla Giunta è previsto che tra le figure sanitarie componenti l´Unità Complesse di Cure Primarie (Uccp) è identificato l´infermiere di famiglia, al quale sono demandate anche le funzioni di collaborazione e di raccordo tra il medico di Medicina generale e le altre articolazioni territoriali sociosanitarie, per accogliere e accompagnare il paziente e la sua famiglia nella scelta più appropriata rispetto al bisogno espresso e le opportunità della rete di offerta territoriale". Formazione Specialistica - "L´attuale formazione specialistica - ha concluso Mantovani - già prevede percorsi per l´infermiere di famiglia/comunità e per l´area delle cure territoriali (cronicità, sanità pubblica, comunità e fragilità). Sicuramente nella nostra riforma faremo in modo che queste nuove competenze trovino la giusta valorizzazione".  
   
 

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