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Notiziario Marketpress di Mercoledì 04 Marzo 2015
 
   
  RIFORMA, ROSSI: "CAMBIARE CON CORAGGIO PER SALVARE LA SANITÀ PUBBLICA"

 
   
  Firenze 4 marzo 2015 - "Non so come faranno le altre regioni, perché a tagli di questa entità si può far fronte solo con determinazione e coraggio. Non vorrei che alla fine venga fuori che, poiché è fallita la sanità pubblica, ci si debba inventare la sanità privata. Al contrario, io sono convinto che il servizio sanitario pubblico, un servizio di qualità, per tutti i cittadini, debba essere salvaguardato. E si può farlo solo riorganizzandolo in profondità". E´ con queste parole, che tracciano il senso di una sfida che intende mettere insieme qualità e taglio della spesa, che il presidente della Regione Toscana Enrico Rossi ha concluso il suo intervento nel dibattito in Consiglio regionale sulla riforma della sanità. "Sarà dura, ma noi partiamo dai risultati di questi anni - ha ricordato Rossi - Partiamo dai nostri bilanci in pareggio e certificati, come in nessuna altra regione. E se dobbiamo scusarci quando le cose non funzionano, perché non siamo perfetti, abbiamo anche la consapevolezza che i toscani possono ancora guardare con grande fiducia al loro sistema sanitario. Però oggi parliamo di tagli nazionali che per la Toscana ammontano a 440 milioni e che si aggiungono a quelli degli anni precedenti". A tutto questo, ha puntualizzato il presidente, non si può fare fronte come chi oscilla tra politiche liberistiche per il privato e politiche conservative, corporative e statalistiche rispetto ai servizi che si chiede al pubblico di erogare. Né con la spending review: "Anche perché con la logica dei tagli lineari si finerebbe per sacrificare ciò che più ci preme". Tanto meno, ha sottolineato Rossi, con l´aumento delle tasse, aumento che, viste le leve fiscali a disposizione della Regione finirebbe per penalizzare le possibilità di ripresa economica: "Con l´Irap finiremmo per indebolire le imprese, con l´Irpef andremmo a colpire soprattutto il mondo del lavoro dipendente". "Resta solo la possibilità di puntare a quella che pare un´impresa e che pure bisogna tentare, ovvero abbassare i costi conservando se non migliorando la qualità. Eppure guardando le nostre realtà sono convinto che questa strada della riorganizzazione sia percorribile". Tutto questo, tra l´altro, anche creando nuove opportunità per i lavoratori più giovani: "Sono per una riforma della pubblica amministrazione che possa mandare in pensione coloro che potranno andarvi con i requisiti precedenti alla Fornero, dando così più opportunità alle generazioni che finora sono rimaste in attesa. Non penso che regrediremo, con un cambiamento di questo tipo".  
   
 

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