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Notiziario Marketpress di Giovedì 05 Marzo 2015
 
   
  IN RETE PER CREARE INSIEME UN INTERNET MIGLIORE E IL SID “IN ROSA”

 
   
  Trento, 5 marzo 2015 - La conferenza stampa è stata occasione per presentare il Safer Internet Month, spin off dell´evento Safer Internet Day tenutosi lo scorso 10 febbraio a Cles, in cui esperti di settore hanno preso in esame la Rete nella sua duplice veste di fonte di informazione e di pericolo per i giovani e le prassi di navigazione efficace e sicura. Da questi stimoli e suggestioni, le Scuole trentine hanno avuto un mese di tempo per rielaborare in misura creativa gli input forniti dagli esperti. Gli esiti di tali rielaborazioni saranno oggetto dell’evento conclusivo del Safer Internet Month il 10 marzo. La conferenza stampa è stata anche occasione di presentazione dell´evento parallelo Sidonne che approfondirà le differenze di genere nel web e si terrà il 6 marzo presso la Scuola Upt di Cles. Il 10 febbraio si è celebrata la giornata internazionale del Safer Internet Day (Sid), che in Trentino ha visto come polo ospitante della 6° edizione il Liceo Russell di Cles. “Creiamo insieme un internet migliore”, è lo slogan dell´evento che ha il fine di attirare l´attenzione dei giovani e della popolazione su temi sempre di forte attualità: i rischi della rete, la cittadinanza digitale, le potenzialità del web e le prassi di navigazione efficace e sicura. Il meeting del 10 febbraio ha dato il via ad un mese di itinerari sperimentali – il cosiddetto Safer Internet Month - nei quali le scuole trentine hanno potuto riformulare, anche attraverso percorsi inediti e creativi, gli stimoli e gli input trasmessi loro dagli esperti di settore e che saranno presentati ufficialmente il 10 marzo presso l´auditorium del Liceo Russell di Cles. Il punto sullo status quo è stato fatto oggi in conferenza stampa, aperta dall’assessora Sara Ferrari che ha introdotto l’evento: “Il tema del rapporto tra il web e i giovani non è eludibile, soprattutto al giorno d’oggi, vista l’incidenza che ha il mondo della rete nella sfera privata e in quella del tempo libero dei giovani e che ha ricadute anche tra le famiglie e nella comunità. L’evento, in collaborazione con le scuole, la Comunità Val di Non e l’Ufficio di Cittadinanza digitale dell’Agenzia per le famiglie, vuole sensibilizzare la società sui rischi e le potenzialità della rete, visto che la conoscenza delle tecnologie può e deve divenire una competenza trasversale nel nuovo approccio alle discipline scolastiche. Venerdì 6 marzo si terrà, inoltre, presso la Scuola Upt di Cles, l’evento parallelo del Sidonne che approfondirà le differenze di genere nel web. La figura della donna – ha proseguito – è troppo spesso distorta e umiliata nella rete, il web ne da’ un’immagine falsata e/o amplificata ed era opportuno indagare anche su questa criticità. Saranno presenti esperti come la dott.Ssa Zanardo autrice del video “Il corpo delle donne” e membro della Commissione nazionale sulla sicurezza digitale, e il Difensore Civico e garante dei minori Daniela Longo che interverrà sulla violazione del web”. Ha preso la parola dopo l’assessora, il dirigente dell´Agenzia provinciale per la famiglia Luciano Malfer che ha spiegato come il Safer Internet Day sia un evento internazionale alla sua 6° edizione in Trentino – che ha visto il coinvolgimento di 25 scuole e oltre 2.000 studenti - mentre il Sidonne è frutto di un’idea creativa dell’Agenzia per la famiglia, nata come spin off del Sid. “In Trentino abbiamo lavorato tanto per essere in prima linea sulle competenze digitali, da un punto di vista dell’”hardware”, ed è ora che si necessiti di approfondire e di lavorare di più sul “software”. E’ bene sottolineare, inoltre, che la veste del Safer Internet Day è cambiata molto con l’edizione dell’anno scorso grazie all’iniziativa dell’Itt Marconi di Rovereto – promotore del Sid 2014 - che ha dato una forma innovativa, soprattutto sotto un profilo tecnologico all’evento: il validissimo team tecnico dell’istituto, con anni di know-how alle spalle in fatto di streaming e videoconferenza, ha dato l’idea di offrire a tutte le scuole del Trentino, contemporaneamente, il medesimo evento, con un abbattimento di costi di investimento, di tempi e di trasporto notevoli.” Presente anche Cristiano Conte della Cooperativa Kaleidoscopio, membro del panel scientifico dell’evento Sid, che ha spiegato come, a differenza delle precedenti edizioni, l’evento da un paio di anni si è smarcato da una mera trasmissione di notizie, dati e informazioni ai giovani “lavoro alquanto sterile e privo di interazione e coinvolgimento degli studenti, e dunque di totale inutilità” a favore di una manifestazione maggiormente interattiva. “Un altro aspetto che abbiamo considerato – ha aggiunto - è il concepire come i giovani e gli adulti siano “in frontiera”, siano “diversamente competenti” nel senso che appartengono a due generazioni distanti tra loro, che è bene inizino a dialogare e a trasmettersi l’un l’altro competenze, conoscenze e abilità. E quindi cosa abbiamo pensato di fare? Di interrogare e coinvolgere direttamente i giovani e di farli riflettere sui pericoli e le opportunità del web e su quali modalità attuare per migliorarlo. I ragazzi sono testimoni autorevoli e, attraverso il loro coinvolgimento, siamo certi che si possano ottenere ben più ampi e validi risultati rispetto al solo parere di esperti e studiosi di settore. In questa edizione abbiamo posto al centro il concetto che la risorsa naturale dei giovani, la loro expertise nelle tecnologie, è la fonte migliore per ottenere concreti risultati.” Nicola Sollecito, Appm Onlus, membro del panel scientifico del Sid, ha invece approfondito le diverse tipologie di lavori portati avanti in questo mese dalle scuole trentine nel riflettere e rielaborare, anche in modo creativo (ad esempio attraverso la realizzazione di video, vignette, performance artistiche), i temi del web e che saranno presentati ufficialmente il 10 marzo presso l´auditorium del Liceo Russell di Cles. “Siamo partiti da alcuni temi su cui fare una riflessione, ad esempio il dato che in facebook gli utenti manifestano costantemente stati di felicità radiosa, il top della forma fisica, animo positivo e brillante: chiaramente non è lo stato che riflette la realtà e i ragazzi, invece, ne sono influenzati e/o cadono come reazione in uno stato di depressione invidiando gli amici in facebook. Un altro tema riguarda il “vivere il mondo social per sentirsi accettati e, dunque, la paura a rimanerne esclusi e il desiderio frenetico a farne parte” Carmen Noldin, Coordinatrice del Distretto Val di Non, che ha spiegato la valenza del progetto per la Comunità di Valle tanto da essere stato inserito nel Programma di lavoro annuale del Distretto famiglia come evento di particolare rilievo, finalizzato alla sensibilizzazione e diffusione dei rischi e delle potenzialità del web e rivolto ai giovani, al mondo scuola e alla popolazione trentina. “La Comunità ha inoltre offerto l’opportunità ai giovani e agli adulti di svolgere percorsi formativi sul tema del cyber bullismo e ha istituito un corso riservato a 20 giovani che verranno formati al fine di alfabetizzare gli anziani e gli adulti sulle tecnologie informatiche per ridurre il gap generazionale. Ha aderito al Sidonne la scuola professionale Upt di Cles, una scuola quasi tutta al femminile, per analizzare l’immagine della donna nel web”. Catia Nardelli, Coordinatrice del Distretto Val di Sole, ha aderito al progetto Sidonne in quanto molte delle studentesse che frequentano l’Upt di Cles provengono dalla Val di Sole e per la forte sensibilizzazione al tema della distorsione dell’immagine della donna nella rete nella sua comunità. Il prossimo anno è nell’intenzione della Comunità di Valle di ospitare la terza edizione del Sidonne.  
   
 

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