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Notiziario Marketpress di Giovedì 05 Marzo 2015
 
   
  TOSCANA, CASE POPOLARI: VIA LIBERA AL PIANO DI CESSIONE DEGLI ALLOGGI ERP

 
   
  Firenze, 5 marzo 2015 - Il Consiglio regionale, con 28 voti a favore, ha dato via libera alla delibera che prevede, come definito dal piano regionale di cessione di alloggi di edilizia residenziale pubblica, l’alienazione di 4mila e 447 appartamenti. Al voto non hanno partecipato i gruppi di Forza Italia e Fratelli d’Italia. L’illustrazione e il dibattito sull’atto si erano svolti nella scorsa seduta del Consiglio regionale. Il piano regionale di cessione, aveva spiegato il presidente della commissione Infrastrutture e mobilità, Fabrizio Mattei (Pd), “ha validità quinquennale ed è attuato dai soggetti gestori mediante lotti annuali. Sono 4.447 gli alloggi alienabili in Toscana dei quali: 317 in provincia di Arezzo, 1414 nel fiorentino, 582 in provincia di Grosseto, 501 nell’area lucchese, 459 in provincia di Massa Carrara, 573 nel pisano, 270 nel pistoiese, 104 in provincia di Prato, 227 nel senese”. L’unione dei comuni del circondario dell’Empolese Valdelsa, ha aggiunto, ha deliberato all’unanimità di non procedere all’approvazione del piano di cessione degli immobili di Erp e di reinvestimento delle relative risorse mentre dal L.o.d.e. Di Livorno non sono giunte informazioni. “Gli alloggi”, ha spiegato ancora Mattei, “sono stati individuati, secondo priorità, nell´ambito dei condomini misti, gli edifici nei quali la quota di proprietà pubblica è inferiore al 50%; in edifici posti in un territorio comunale diverso da quello del comune proprietario; nell’ambito dei condomini misti, gli edifici nei quali la quota di proprietà pubblica è pari o superiore al 50%”. Il piano deve contenere gli elementi identificativi degli alloggi e delle aree ed unità immobiliari ad uso non abitativo; le fasi temporali in cui si articola il procedimento di cessione; le tipologie di intervento in relazione alle esigenze di valorizzazione del patrimonio. Il consigliere Marco Ruggeri (Pd) ha chiesto chiarimenti circa l’assenza, in delibera, di ogni riferimento al Lode di Livorno. Per una “questione ideologica”, nel gennaio 2014 “la maggioranza violò un patto politico e oggi siamo alla prova del fuoco, al giorno verità”, ha dichiarato Giovanni Santini (capogruppo Forza Italia), che a proposito della delibera e dell’assenza delle Lode di Livorno ed Empoli ha parlato di “cattivo funzionamento della normativa inerente le Lodi e le società che gestiscono il patrimonio Erp, e per questo occorre ripensare anche questi aspetti, magari andando ad un’unica Lode regionale come noi prevediamo nella nostra proposta di legge”. Santini ha criticato i vincoli previsti dalla “normativa Allocca che limitano la possibilità di procedere alle alienazioni previste”. Di “sconfitta della Giunta regionale” ha parlato Nicola Nascosti (Forza Italia) che ha ricordato che “la legge poteva e doveva essere cambiata”. Gabriele Chiurli (gruppo Misto) ha definito la legge “inefficace”, mentre Paolo Enrico Ammirati (Forza Italia) ha giudicato gli esiti della legge come di un “dato politico sconfortante”. L’assessore regionale al Welfare Stefania Saccardi ha precisato che “Livorno non ha fatto pervenire alcuna comunicazione” e ha annunciato il proposito “di rivedere gli ambiti Lode”. Saccardi ha affermato: “Non sono entusiasta della legge, e non lo dico perché sono dell’idea che si debba vendere l’intero patrimonio Erp. No, le vendite vanno fatte in maniera ragionata e mirata. In questa legge, però, c’è il senso della buona amministrazione, perciò prima vediamo come funziona e poi, eventualmente, provvederemo a modificarla”.  
   
 

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