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Notiziario Marketpress di Giovedì 05 Marzo 2015
 
   
  VERSO UNA NUOVA POLITICA EUROPEA DI VICINATO: L´UE LANCIA UNA CONSULTAZIONE SUL FUTURO DELLE SUE RELAZIONI CON I PAESI DEL VICINATO

 
   
  Bruxelles, 5 marzo 2015 - Ieri l´Alto rappresentante dell´Unione per gli affari esteri e la politica di sicurezza/Vicepresidente della Commissione Federica Mogherini e il Commissario per la politica europea di vicinato e i negoziati di allargamento Johannes Hahn lanciano una consultazione sul futuro della sua politica europea di vicinato (Pev). L´ultimo riesame della Pev risale al 2011. Considerati gli importanti sviluppi verificatisi successivamente nei paesi del vicinato, è indispensabile procedere a una revisione approfondita dei principi su cui si basa questa politica, della sua portata e del modo in cui dovrebbero essere utilizzati i suoi strumenti. "L´ue ha tutto l´interesse a creare solidi partenariati con i paesi vicini. A causa dei recenti sviluppi verificatisi nella regione dobbiamo far fronte a sfide sempre più serie, che vanno dalle pressioni economiche alla migrazione irregolare e alle minacce per la sicurezza. Per affrontare questi problemi abbiamo bisogno di una politica forte, ma dobbiamo anche capire meglio le aspirazioni, i valori e gli interessi dei nostri partner. Il riesame deve prefiggersi questo obiettivo per consentirci di allacciare relazioni politiche solide con i paesi vicini." ha dichiarato l´Alto rappresentante/Vicepresidente Federica Mogherini. "È nell´interesse dell´Ue promuovere la pace, la stabilità e la prosperità ai suoi confini. Il riesame ci aiuterà ad agire in modo più efficace per conseguire questi obiettivi. Voglio un partenariato più equo e produttivo." ha aggiunto il Commissario Johannes Hahn. L´idea è svolgere, da qui a fine giugno, una consultazione per quanto possibile ampia con i partner del vicinato e le parti interessate di tutta l´Ue. A questa consultazione farà seguito, in autunno, una comunicazione contenente proposte per il futuro orientamento della Pev. La consultazione verterà su quattro priorità: differenziazione; impostazione mirata; flessibilità; titolarità e visibilità. Sono già stati individuati cinque settori di comune interesse: commercio e sviluppo economico, connettività, sicurezza, governance, migrazione e mobilità. Contesto della consultazione Il Presidente Juncker ha annunciato un riesame della Pev durante il primo anno di attività della nuova Commissione. Per inquadrare il dibattito, il 4 marzo 2015 la Commissione europea e l´Alto rappresentante hanno adottato un documento di consultazione congiunto che contiene alcuni insegnamenti preliminari tratti finora dalla Pev e diverse questioni fondamentali da discutere con i partner e le parti interessate. Informazioni generali sulla Pev - A norma dell´articolo 8, paragrafo 1, del trattato sull´Unione europea, "l´Unione deve sviluppare con i paesi limitrofi relazioni privilegiate al fine di creare uno spazio di prosperità e buon vicinato fondato sui valori dell´Unione e caratterizzato da relazioni strette e pacifiche basate sulla cooperazione". La politica europea di vicinato è stata varata nel 2003 per sviluppare relazioni più strette tra l´Ue e i paesi vicini meridionali (Algeria, Egitto, Israele, Giordania, Libano, Libia, Marocco, Palestina, Siria e Tunisia) e orientali (Armenia, Azerbaigian, Bielorussia, Georgia, Repubblica moldova e Ucraina). L´obiettivo della Pev, riveduta nel 2011 in seguito agli eventi verificatisi nel mondo arabo, è sostenere i partner che intraprendono riforme a favore della democrazia, dello Stato di diritto e dei diritti umani, contribuire al loro sviluppo economico inclusivo e promuovere un partenariato con le società che integri le relazioni con i governi. La nuova Pev permette di intensificare la cooperazione a livello politico e di sicurezza, di sostenere lo sviluppo economico e sociale e la creazione di posti di lavoro, di rilanciare gli scambi commerciali e di rafforzare la cooperazione in altri ambiti. Il nuovo strumento europeo di vicinato (Eni), la cui dotazione ammonta a 15,4 miliardi di euro per il periodo 2014-2020, eroga la maggior parte dei finanziamenti ai 16 paesi partner Pev. La flessibilità propria dell´approccio basato sugli incentivi permette di modulare l´assistenza finanziaria in funzione dei progressi compiuti dai singoli paesi verso la democrazia e il rispetto dei diritti umani.  
   
 

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