Pubblicità | ARCHIVIO | FRASI IMPORTANTI | PICCOLO VOCABOLARIO
 













MARKETPRESS
  Notiziario
  Archivio
  Archivio Storico
  Visite a Marketpress
  Frasi importanti
  Piccolo vocabolario
  Programmi sul web








  LOGIN


Username
 
Password
 
     
   


 
Notiziario Marketpress di Venerdì 06 Marzo 2015
 
   
  BOLZANO, 8 MARZO: LA DONNA IERI. OGGI. DOMANI, MOSTRA VIRTUALE MUSEI PROVINCIALI

 
   
  Gli oggetti, del passato e del presente, proposti in mostra tematizzano la femminilità e la sua rappresentazione plastica, il ruolo della donna nella quotidianità, nella società e nella vita professionale e sono stati selezionati dagli stessi musei, che hanno indagato le proprie collezioni analizzandole sotto l´ottica del tema "gender". La Ripartizione Musei della Provincia quale introduzione all´esposizione ha scelto la frase "Ricordarsi di cosa non ci sarebbe, se non ci fossero le donne"di Monika Hauser, medico di origine altoatesine fondatrice dell´organizzazione per i diritti delle donne "medica mondiale". Tra gli oggetti presentati vi è un "menhir" femminile dell´età del bronzo conservato al Museo Archeologico dell´Alto Adige in cui sono ben riconoscibili un pettorale e un diadema incisi. Un altro pezzo della mostra è una cosiddetta "pietra aquilina", amuleto della medicina popolare per propiziare un parto felice, o un altro amuleto, noto come "natica", usato un tempo da alcune donne "contro le malattie femminili e per essere più gradite agli uomini". Entrambi provengono dal Museo della Farmacia di Bressanone. Un´altra chicca è l´autoritratto a intaglio (collezione Museum Gherdëina) della scultrice lignea gardenese Katharina Kasslatter, una pioniera dell´esercizio "al femminile" di quest´arte. I vestiti degli anni ´60-´70 provenienti dal Museo delle donne di Merano illustrano bene la moda dell´epoca e i cliché femminili a essa associati, mentre le scarpe di Maria Ragginer, figlia di un medico popolare di fine ‘800, cui è dedicata una sezione del Museo provinciale degli usi e costumi di Teodone, ne rivelano lo stato di donna sola, evitata e derisa a causa di pregiudizi e maldicenze. Le mostre virtuali come questa, come afferma l´assessore provinciale ai Musei Florian Mussner, sensibilizzano il pubblico sulla possibilità di consultare, attraverso il portale dei musei, un numero sempre crescente di beni culturali altoatesini digitalizzati grazie al progetto di catalogazione digitale Beni culturali in Alto Adige (Bia). Quali luoghi della memoria i musei conservano e documentano non solo una quantità di oggetti, ma anche le loro storie, come spiega la curatrice della mostra virtuale Esther Erlacher. In tal modo offrono informazioni su ruoli, ideali e rappresentazioni consolidate di ieri e di oggi, aprendo anche uno spazio a ciò che è altro, diverso. Di questi oggetti e storie il catalogo online Beni culturali in Alto Adige ne propone oltre 170.000, come fa presente la coordinatrice del progetto Gertrud Gasser. Per l´intero panorama museale dell´Alto Adige quest´iniziativa costituisce un primo passo per affrontare il tema "gender" nei musei anche in futuro. Il centro di cristallizzazione per approcciarlo sarà l´ottimo lavoro svolto dal Museo delle donne di Merano, come conclude la direttrice della Ripartizione provinciale Musei Karin Dalla Torre. Sul catalogo online Beni culturali in Alto Adige http://www.Musei-altoadige.it/  fino al 31 marzo è fruibile la mostra "La donna ieri. Oggi. Domani" con oggetti ‘femminili´ provenienti da 11 Musei altoatesini. È allestita per la Giornata internazionale della Donna, 8 marzo.  
   
 

<<BACK