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Notiziario Marketpress di Martedì 10 Marzo 2015
 
   
  CIBO, ASSESSORE LOMBARDIA: NOI PRODOTTI MIGLIORI MA NON RIUSCIAMO A FARCELI PAGARE IL GIUSTO

 
   
  Milano - "L´alimentare lombardo è in salute, ma la filiera no, va riequilibrata: dobbiamo trovare strumenti anche attraverso interventi pubblici per riequilibrarla, per riportare quel minimo di marginalità che serve alla produzione del primario, che riequilibrino la filiera per far si che anche le attività di trasformazione che negli anni hanno migliorato la sua performance continuino a farlo perchè dalla loro hanno la forza del primario. Se passa la logica che il latte è bianco, che una materia prima possa arrivare dappertutto perché siamo bravi trasformatori, temo che non ci siano prospettive rosee per l´agricoltura. Lo ha rilevato l´assessore regionale all´Agricoltura Gianni Fava, commentando i dati illustrati in Regione sulle prospettive del sistema agroalimentare lombardo. Il rapporto 2014 è stato realizzato da ricercatori del Dipartimento di Economia, management, metodi quantitativi (Demm) dell´Università degli Studi di Milano, coordinati dal professor Roberto Pretolani, e dall´Alta Scuola di Management e Economia Agro-alimentare (Smea) dell´Università Cattolica del Sacro Cuore di Cremona, coordinata dal professor Renato Pieri. Export Performante, Serve Remunerare Produzione - "Dai dati generali emerge una perdita di marginalità sul primario - ha evidenziato Fava - , nonostante il sistema complessivo registri una crescita di un punto percentuale. La filiera ha retto urto della crisi, l´ha superata, ma perdiamo competitività sui prodotti agricoli: in realtà le importazioni di beni primari sono il doppio delle esportazioni. Registriamo performance notevoli nell´export, ma scontiamo un difetto strutturale, sulla produzione, recuperato solo in parte in termini di trasformazione". "Se a ciò sommiamo l´ormai cronico deperimento della marginalità sulla produzione di materie prime - ha aggiunto l´assessore lombardo - , saremo quasi sempre dipendenti dalle oscillazioni dei prezzi delle materie prime da altri mercati; situazione aggravata dall´ aggiunta di una forte percentuale di importazione di prodotti trasformati". Bene Le Dop, Ma Vanno Pagate - "La valorizzazione del prodotto passa sicuramente dalle grandi Dop - ha osservato Fava -, ma non credo sia sufficiente continuare a raccontarci che siamo i più bravi. Possiamo continuare a fare i prodotti migliori del mondo, e a dirlo, ma purtroppo non riusciamo ancora a farceli pagare il giusto". Così anche per il vino. "L´89,5% della nostra produzione - ha ricordato l´assessore - è a denominazione di qualità, con incremento di export, il doppio di quello francese, ma il fatturato è la metà di quello francese". "Analizzando la filiera - ha detto Fava in conclusione - vedo che il valore si sposta sempre di più dal primario alla trasformazione, fino alla grande distribuzione, che regge su marginalità dell´agroalimentare. Se a pagare questo prezzo diventa l´agricoltore, che già vive grosse difficoltà, c´è il rischio che il sistema salti".  
   
 

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