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Notiziario Marketpress di Martedì 10 Marzo 2015
 
   
  TALASSEMICI: TERAPIE COMBINATE GARANTITE DALLA ASL 8. ARRU, NESSUNA SOSPENSIONE, LA ASL 8 GARANTISCE I RIMBORSI

 
   
  Cagliari, 10 Marzo 2015 - "Le terapie combinate che consentono di eliminare il sovraccarico di ferro causato dalle ripetute trasfusioni in talassemici intolleranti alle terapie classiche non sono state sospese, anzi vengono garantite dalla Asl 8 senza costi aggiuntivi per i pazienti. Questo, nonostante si sia ancora in attesa della decisione definitiva da parte dell´Agenzia Europea del Farmaco". Lo assicura l´assessore della Sanità Luigi Arru, rispondendo all´interrogazione della consigliera regionale del Pd Rossella Pinna, che denunciava la sospensione della terapia per una cinquantina di pazienti talassemici all´ospedale Microcitemico di Cagliari. La Vicenda - La Asl 8 ha già provveduto ad assicurare la continuità terapeutica senza costi aggiuntivi per i pazienti, sulla base però solo delle valutazioni di ordine professionale e scientifico. Infatti, la determina dell´Associazione Italiana del Farmaco del 17 marzo dell´anno scorso regolamentava la somministrazione contemporanea di due farmaci ferrochelanti in pazienti con grave accumulo di ferro e la rendeva accessibile a tutti, garantendo così la rimborsabilità da parte del Sistema sanitario nazionale. Ma, allo stesso tempo, la scheda informativa su uno dei due farmaci ne prevedeva la somministrazione in monoterapia: a quel punto, l´8 luglio successivo, l´Aifa aveva sospeso in via cautelativa la determina in attesa delle valutazioni nel merito da parte dell´Agenzia Europea Del Farmaco (Ema). La Soluzione - La Asl 8, per motivi terapeutici e dopo averne testato l´efficacia, ha deciso però di garantire comunque terapia e rimborsi. "L´associazione dei due farmaci rientra, ai fini della rimborsabilità, all’interno della categoria dei cosidetti "off label" - spiega l´assessore Arru -, ovvero dei farmaci che possono essere prescritti e rimborsati, per indicazioni non previste dalla autorizzazione all’immissione in commercio, sulla base della efficacia riportata dalla letteratura scientifica di riferimento, del consenso informato e della autorizzazione della Direzione Sanitaria. Quindi - conclude l´esponente della Giunta Pigliaru - nessun paziente sardo sottoposto alla terapia dovrà rinunciarci, né tantomeno pagarla di tasca propria".  
   
 

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