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Notiziario Marketpress di Martedì 10 Marzo 2015
 
   
  IMMIGRAZIONE: ZAIA, “DALL’ONU MESSAGGIO FORTE DA ASCOLTARE. NECESSARIO BLOCCO NAVALE SUBITO. E’ UNA GUERRA E IL NEMICO USA ESSERI UMANI COME ARMA. AIUTI IN PATRIA COI MILIONI BUTTATI CON FRONTEX E ACCOGLIENZA INUMANA. IL NO DEL VENETO A NUOVI ARRIVI PIU’ DECISO CHE MAI””

 
   
  Venezia, 10 marzo 2015 - “L’emergenza profughi dal Nordafrica, gestita in Libia dai terroristi dell’Isis, e in Italia dalle organizzazioni malavitose, diventerà invasione, una specie di guerra in cui il nemico usa come armi degli esseri numani di fatto ridotti in schiavitù. Occorre prendere immediatamente contromisure efficaci, la prima delle quali è il blocco navale come deterrente alle partenze. La seconda è convogliare in un fondo internazionale la valanga di milioni che si spendono per Frontex e per un’accoglienza che non è tale e utilizzarli per portare aiuto alle popolazioni che soffrono nei loro paesi: scuole, ospedali, aiuti alla nascita dell’imprenditorialità locale, questa sì sarebbe vera solidarietà”. Così il presidente della Regione del Veneto Luca Zaia interviene in relazione alla notizia che Frontex ipotizza che possa arrivare fino al milione il numero di profughi diretti verso l’Italia nel 2015. “Oggi – dice Zaia – l’Onu dichiara apertamente che un blocco navale davanti alle coste avrebbe il suo appoggio. E’ un messaggio forte, opportuno e autorevole, che va colto subito senza tentennamenti e che indica quanto inutile, anzi dannoso sia continuare con questa forma ipocrita di falsa solidarietà, che impacchetta esseri umani e li spedisce senza arte né parte sui territori, creando tensioni sociali, mettendo in croce Prefetti, Sindaci, Organizzazioni del volontariato, a rischio la salute pubblica e la sicurezza, perché di certo non tutti quelli che arrivano sono dei santi, e ne abbiamo già avuto più di una riprova”. “Sono tutti ottimi motivi – conclude Zaia – per ribadire una volta di più il nostro no motivato all’invio di altri contingenti di migranti in Veneto, che su questo fronte ha già dato ospitando 514 mila immigrati sul proprio territorio, 40 mila dei quali disoccupati e travolti dalla crisi esattamente come i Veneti”.  
   
 

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