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Notiziario Marketpress di Martedì 10 Marzo 2015
 
   
  AFFIDO FAMILIARE: GIUNTA FVG APPROVA LINEE GUIDA

 
   
  Trieste, 10 marzo 2015 - Fornire uno strumento di informazione e comunicazione chiaro ed esauriente, fruibile da tutti, una guida per orientarsi meglio e utilizzare più efficacemente risorse e servizi, nel rispetto reciproco dei propri ruoli. E´ l´obiettivo delle "Linee guida per l´Affido familiare in Friuli Venezia Giulia", la cui bozza è stata approvata dalla Giunta regionale, su proposta dell´assessore alla Salute e Politiche sociali Maria Sandra Telesca. L´affido familiare consiste in un provvedimento temporaneo che si rivolge a bambini e ragazzi, italiani o stranieri, che si trovano in situazioni di instabilità familiare. Grazie all´affido, il minore viene accolto presso un´altra famiglia che ne fa richiesta, anziché essere istituzionalizzato in una comunità. "E´ un dono speciale di solidarietà sociale, che alcune persone decidono di fare a bambini e famiglie in difficoltà. Nasce come risposta di accoglienza e di aiuto, che racchiude disponibilità e attenzione ai bisogni e ai diritti dei bambini ad essere educati e amati attraverso una famiglia; è un´esperienza sociale, affettiva ed educativa che regala relazioni significativamente importanti per la crescita armonica di un bambino o di un adolescente e per tutti gli attori coinvolti", ha spiegato l´assessore. Si tratta insomma di un servizio di aiuto e sostegno creato nell´ottica della tutela dei diritti dell´infanzia, garantendo al minore il diritto a crescere in un ambiente che possa soddisfare i suoi bisogni affettivi ed educativi. "Una possibilità preziosa in cui la Regione Friuli Venezia Giulia ha sempre creduto e che con queste ´Linee guida´ punta a favorire", ha aggiunto Telesca. "Desideriamo accrescere la cultura dell´affidamento e dell´accoglienza, creare curiosità e interesse, offrire stimoli per intraprendere una scelta certamente non facile, ma comunque possibile". Come previsto dalla normativa nazionale, l´affido familiare può essere consensuale, quando è proposto dai Servizi sociali dei Comuni in accordo con la famiglia di origine. E´ invece giudiziale se disposto dal Tribunale per i minorenni, anche su proposta dei Servizi e senza il consenso da parte dei genitori naturali, in tutti i casi in cui sia stata riscontrata una situazione di pregiudizio per il minore. Dal punto di vista temporale, gli interventi di affido sono definiti "leggeri" quando non implicano l´allontanamento del minore dalla sua famiglia naturale ma solo un´accoglienza diurna. L´istituto dell´affido in Friuli Venezia Giulia riguarda un numero crescente di minori, soprattutto adolescenti di nazionalità italiana: erano 393 nel 2011, 411 nel 2012, 436 nel 2013, cui si aggiunge un numero significativo di minori affidati con la modalità dell´affido leggero, che con queste "Linee guida" si vuole ancora incrementare. Il documento approvato oggi, che ora sarà portato all´attenzione del Consiglio delle Autonomie locali e della competente commissione consiliare, "è il prodotto di un lavoro a più mani, cui hanno contribuito Regione, Aziende sanitarie, Servizi sociali dei Comuni, Consultori familiari, associazioni di famiglie affidatarie", ha evidenziato l´assessore Telesca, rivolgendo un "pensiero particolare al ricordo di Nicla Asquini, assistente sociale dell´Alto Friuli, mancata di recente".  
   
 

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