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Notiziario Marketpress di Mercoledì 11 Marzo 2015
 
   
  PARLAMENTO EUROPEO: I DEPUTATI CHIEDONO MAGGIOR IMPEGNO PER LA PARITÀ DI GENERE

 
   
   Strasburgo, 11 marzo 2015 - Giornata internazionale della donna: quanto c´è da commemorare? Nella risoluzione non legislativa approvata martedì, il Parlamento chiede che siano migliorate le politiche per raggiungere la parità tra donne e uomini. Nonostante i progressi ottenuti per colmare la disuguaglianza di genere, molto resta ancora da fare per ridurre il divario retributivo, applicare le pari opportunità alle carriere professionali, migliorare l´equilibrio lavoro/vita, compresi il congedo di maternità e paternità, e proteggere i diritti alla contraccezione e all´aborto. "Il verdetto non è di certo eclatante: il cambiamento è troppo lento e diritti delle donne ne soffrono. Tuttavia, la maggioranza dei voti dimostra che il Parlamento europeo si batte per la parità salariale, la violenza sulle donne, il congedo di maternità e il diritto all´aborto", ha dichiarato il relatore Marc Tarabella (S&d, Be) a seguito della votazione. La risoluzione, approvata con 441 voti favorevoli, 205 contrari e 52 astensioni, valuta la situazione nel 2013 e mette in evidenza le sseguenti sfide per il futuro: il divario nei salari e nelle pensioni, la posizione delle donne nel processo decisionale politico ed economico e l´impatto della crisi economica sulle donne (povertà); il miglioramento dell´equilibrio lavoro/vita, dei sistemi di assistenza all´infanzia, del congedo di maternità e di paternità; il diritto alla salute sessuale e riproduttiva, compresi la contraccezione e l´aborto, e la lotta contro la violenza sulle donne. Includere l´uguaglianza di genere e i diritti delle donne nell´elaborazione delle politiche e delle procedure di bilancio I deputati esortano gli Stati membri dell´Ue a: applicare la direttiva relativa all´attuazione del principio della parità di trattamento e di pari opportunità di uomini e donne in materia di occupazione e impiego; sbloccare i progetti di legge sulle quote femminili nei consigli di amministrazione e promuovere le politiche educative che incoraggiano le donne a scegliere carriere nel campo della scienza e nella tecnologia dell´informazione e delle telecomunicazioni (Tic), e affrontare le problematiche delle donne che lavorano a tempo parziale, del lavoro sotto-retribuito e precario e garantire che siano assicurate cure di qualità ai bambini e alle persone non autosufficienti. Condivisione delle responsabilità familiari, congedo di paternità retribuito . Evidenziando che una maggiore flessibilità nell´organizzazione del lavoro può aumentare le opportunità per le donne di partecipare attivamente al mercato del lavoro ma, al contempo, può avere un impatto negativo sulle retribuzioni, i deputati invitano gli uomini e le donne a condividere le responsabilità familiari, sottolineando che ai padri dovrebbe essere garantito un congedo di paternità retribuito di almeno 10 giorni. Sollecitano il Consiglio dei ministri a porre fine alla situazione di stallo sul progetto di direttiva relativa al congedo di maternità, bloccato dal 2010. Per contribuire a migliorare l´equilibrio lavoro/vita, i deputati chiedono alla Commissione europea di offrire agli Stati membri più sostegno finanziario per i sistemi di custodia dei bambini a prezzi accessibili. Rilevano inoltre che la stessa Commissione riferisce che i costi per l´infanzia sono la ragione principale citata dalle madri per non tornare al lavoro o per scegliere un lavoro a tempo parziale. Diritti alla salute sessuale e riproduttiva - I deputati ribadiscono che le donne dovrebbero avere il controllo sulla loro salute sessuale e riproduttiva, compreso un facile accesso alla contraccezione e all´aborto. "Le donne e gli uomini non sono e mai saranno identici, ma è nell´interesse di tutti che godano degli stessi diritti", ha concluso Tarabella. Contesto . Ogni anno il Parlamento europeo approva una risoluzione che valuta i progressi compiuti verso il raggiungimento della parità tra donne e uomini.  
   
 

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