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Notiziario Marketpress di Lunedì 16 Marzo 2015
 
   
  BIOARCHITETTURA: INTERVENTI EFFICACI PER IL RISPARMIO ENERGETICO. IN UMBRIA OLTRE 300 ALLOGGI FINANZIATI DALLA REGIONE

 
   
  Perugia, 16 marzo 2015 - "La Giunta regionale da tempo ha individuato nella bioarchitettura e nell´edilizia sostenibile strumenti importanti per declinare il "diritto alla casa" in Umbria e per qualificare le politiche pubbliche di edilizia abitativa". E´ quanto ha affermato, giovedì 12 marzo, l´assessore regionale ai lavori pubblici Stefano Vinti, nell´Aula Magna del polo di Ingegneria dell´Università di Perugia, dove è stato presentato il volume "Bioarchitettura in Umbria: risultati di una sperimentazione", realizzato dalla Regione dell´Umbria, attraverso il Centro Interuniversitario di ricerca sull´inquinamento e sull´ambiente "Mauro Felli" dell´Università di Perugia. "Insieme ai bandi per il sostegno alle locazioni e per i contributi all´acquisto della prima casa - ha sottolineato Vinti - la bioarchitettura assume un ruolo rilevante nell´ambito delle iniziative volte ad affrontare la crisi abitativa crescente. Basti pensare che nei primi due piani triennali di edilizia residenziale sono state impegnate risorse per contributi all´acquisto, fino ad un massimo di 35mila euro per ogni singola abitazione, che hanno consentito la realizzazione di 229 alloggi con caratteristiche proprie dell´edilizia sostenibile e cioè con livelli di efficienza energetica ed ambientale sicuramente più elevati dell´edilizia tradizionale nei Comuni di Foligno, Città di Castello, Marsciano, Orvieto, San Giustino, Perugia, Calvi dell´Umbria, Terni ed Umbertide. A questi interventi – ha proseguito l´assessore Vinti - vanno aggiunti quelli programmati nell´ambito del piano casa regionale di edilizia abitativa, che prevedeva la realizzazione, da parte di imprese di costruzioni e cooperative di abitazione, di interventi di nuova costruzione di bioarchitettura caratterizzati da elevati standard di sostenibilità ambientale e di risparmio energetico nei comuni classificati ad alta tensione abitativa ed in aree di proprietà pubblica. Sono stati ammessi definitivamente a finanziamento gli interventi dei comuni di Amelia, Corciano, Foligno, Perugia e Terni , i quali entro il prossimo mese di settembre dovranno iniziare i lavori di costruzione. In totale dunque sono stati programmati nella Regione 303 alloggi realizzati con tecniche di bioarchitettura, di cui 229 già conclusi e 74 da realizzare, per un finanziamento regionale totale pari ad oltre 11 milioni di euro". "Questi interventi sperimentali – ha dichiarato l´assessore Vinti - testimoniano un impegno importante, seppur parziale e condizionato dalla progressiva e costante diminuzione dei finanziamenti statali per le politiche della casa, della Regione Umbria per un progetto ambizioso: la riconversione ecologica del settore delle costruzioni, finalizzato a cambiare il volto di un settore che in Europa utilizza quasi la metà dell´energia prodotta e fornisce circa la metà del totale dei rifiuti prodotti annualmente. Tale obiettivo in Umbria è stato rafforzato con l´emanazione della Legge Regionale 17 del 2008 che disciplina la certificazione della "sostenibilità ambientale" delle abitazioni. Infatti la Regione Umbria si è dotata di detta normativa che prevede la "certificazione della sostenibilità ambientale" degli edifici, facoltativa per gli operatori privati, mentre è obbligatoria per tutti gli interventi di "Social Housing". Numerosi interventi tra quelli realizzati - ha aggiunto l´assessore - sono stati sottoposti a monitoraggio da parte del Centro di ricerca sull´inquinamento e sull´ambiente dell´Università di Perugia ed i risultati che presentiamo in una apposita pubblicazione, per portare alla conoscenza di un pubblico più vasto possibile di tecnici, imprese e semplici cittadini le nuove pratiche adottate, dimostrano il gradimento delle famiglie coinvolte ma anche la riduzione dei consumi e l´incremento del confort abitativo. Il monitoraggio ha anche permesso di evidenziare - ha concluso Vinti - che, rispetto alla vita media di un edificio, in pochi anni possono essere recuperati i costi inizialmente più elevati abitando edifici che invece di consumare energia, ne producono di pulita con benefici anche ambientali oltrechè economici".  
   
 

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