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Notiziario Marketpress di Venerdì 13 Marzo 2015
 
   
  TURISMO: ALBERGO DIFFFUSO MODELLO DI SVILUPPO DUREVOLE

 
   
  Trieste - Albergo diffuso quale modello di sviluppo durevole delle aree svantaggiate, opportunità di riqualificazione del territorio da utilizzare come supporto ed integrazione ai programmi di recupero socioeconomico, occasione di impresa della comunità locale in coerenza con il contesto culturale, ambientale ed urbanistico. E´ il concetto ribadito il 13 marzo a Sutrio (Ud) nel corso del convegno "La comunità ospitale" nel quale è stato fatto il punto sulle prospettive di sviluppo dell´albergo diffuso e sono stati ricordati gli interventi attuati a partire dal 2000 dall´Amministrazione regionale e le possibilità offerte dai programmi comunitari, quali in particolare il Fondo europeo di sviluppo regionale, e i fondi strutturali garantiti dall´Obiettivo 2. All´incontro, le cui conclusioni sono state affidate alla presidente della Regione, Debora Serracchiani, sono intervenuti, tra gli altri, il consigliere regionale Enzo Marsilio, i sindaci di Sauris, Pietro Gremese, e dell´austriaca Werfenweg, Peter Brandauer, il presidente Uncem Fvg, Stefano Lucchini, il vicepresidente nazionale Federtrek, Italo Clementi. L´albergo diffuso è un´impresa ricettiva, situata in un unico centro abitato. Non si costruisce, ma si realizza mettendo in rete alloggi preesistenti. Quindi unità abitative (appartamenti o stanze), anche di diversi proprietari, collocate in varie zone di un paese, che fanno riferimento ad un´unica reception per le prenotazioni e l´accoglienza. L´idea di albergo diffuso, ora applicata in tutta Italia, è nata in Carnia, a seguito del terremoto del 1976 e della necessità di valorizzare le case mano a mano che venivano ristrutturate. Tuttavia questa formula, che sta riscontrando crescente interesse, specie nelle aree montane del Friuli Venezia Giulia ha cominciato ad affermarsi in particolare grazie all´approvazione di una legge regionale del 2002, che attraverso sostegni economici sia ai privati cittadini che alle pubbliche amministrazioni locali, ha dato impulso al recupero edilizio, ha favorito l´imprenditorialità e, di conseguenza, ha permesso di rivitalizzare molti piccoli centri, favorire il movimento turistico e invertire la tendenza allo spopolamento. In sostanza, questa forma ricettiva permette di offrire un servizio alberghiero completo, unendo potenzialità già presenti nel territorio, senza dover ricorrere alla creazione di una struttura apposita che le raccolga in un unico edificio. Insomma, un originale modello di ospitalità ma anche modello di sviluppo turistico territoriale, rispettoso dell´ambiente e sostenibile. Attualmente i posti letto già disponibili sono in tutto 1.689 in 20 diverse località del Friuli Venezia Giulia. Altri 308 posti letto sono in fase di realizzazione. Tra i Comuni con maggiore offerta si segnalano Claut (con 198 posti), Comeglians (166), Ovaro (133), Clauzetto (132), Sutrio (126), Lauco (109). "L´albergo Diffuso è una realtà acquisita e radicata sul territorio, ma che deve essere traghettata nella programmazione europea 2014-2020 che ha degli schemi diversi dal passato, ed è su questo che stiamo lavorando". Questo in sintesi il pensiero della presidente della Regione, Debora Serracchiani, intervenuta a Sutrio a concludere l´incontro denominato "Comunità Ospitale: l´Albergo Diffuso come strumento per il coinvolgimento dell´intera comunità nell´offerta di un servizio turistico completo". "Quella dell´Albergo diffuso è una esperienza che in questo territorio si è radicata, sta avendo dei risultati importanti, e ci ha permesso di ricostituire intorno a questi patrimoni immobiliari che sono stati recuperati, anche delle e vere e proprie comunità" ha continuato la presidente del Friuli Venezia Giulia. "La sfida ora è quella di fare sistema, per rispondere a quanto stabilisce la nuova programmazione europea che ci spinge anche a creare micro sistemi anche con regioni e nazioni vicine e soprattutto ad utilizzare bene le risorse. In questo senso la Regione è impegnata nel riordinare il ruolo della Agenzia Turismo Fvg e dei consorzi turistici per una più funzionale integrazione e definizione dei compiti e anche nel ricollocare il sistema dell´Albergo Diffuso, con la rivisitazione e l´adeguamento del regolamento che deve essere aggiornato alle nuove sfide e ai bisogni che ci aspettano nel prossimo futuro". L´incontro è stato organizzato dal Comune e dall´Albergo diffuso Soandri di Sutrio allo scopo di fare il punto della situazione dopo i primi dieci anni di sviluppo del progetto in Friuli Venezia Giulia. Promotore della manifestazione il consigliere regionale e presidente dell´Albergo diffuso di Sutrio Enzo Marsilio: "Il convegno rappresenta l´evento finale di un progetto "Interreg Italia-austria 2007-2013" che aveva come tema l´ospitalità di una comunità di montagna. Questa era proprio l´idea che noi avevamo all´origine dell´Albergo diffuso, ovvero di uno sviluppo territoriale integrato che ha nel turismo l´elemento caratterizzante. Noi vorremmo che il futuro dell´Albergo diffuso sia quello di diventare il motore di un progetto di sviluppo territoriale di una comunità e crediamo che con le opportunità della nuova programmazione, in particolare coi programmi transfrontalieri si possa diffondere questa idea di progetto ed integrazione anche ad altre realtà e soprattutto dei paesi limitrofi", ha commentato il consigliere Marsilio.  
   
 

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