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Notiziario Marketpress di Lunedì 16 Marzo 2015
 
   
  GENDER, LOMBARDIA: ´GIOCO DEL RISPETTO´ PERICOLOSO PERCHÉ PLAGIA I BAMBINI

 
   
  Milano, 16 marzo 2015 - "L´ennesimo progetto ´gender´ introdotto in decine e decine di scuole materne friulane dietro la nobile idea di combattere le discriminazione, di fatto mira a scardinare le differenze tra maschi e femmine e questo non è altro che un disegno perverso che usa l´innocenza dei bambini per portare avanti un disegno tanto sottile quanto pericoloso. Con l´avallo delle istituzioni, in primis della Regione Friuli Venezia Giulia per di più. Apprendiamo oggi che tale progetto potrebbe essere adottato anche dal Comune di Milano che dopo aver promosso eventi inneggianti al transgenderismo o lezioni di sesso sadomaso nei propri spazi, ora vorrebbe anche introdurre giochi per i più piccoli che mirano a confondere le identità sessuali e ad annullare le differenze tra maschi e femmine. Qui non si tratta di essere di sinistra o di destra, favorevoli o contrari ai matrimoni tra persone dello stesso sesso, qui c´è in gioco il futuro dei bambini e la loro educazione e crescita affettiva". Assessore Critica Scelte Comune Milano - Interviene duramente l´assessore alle Culture, Identità e Autonomie di Regione Lombardia, Cristina Cappellini, in merito all´iniziativa ´il gioco del rispetto´ che dopo Trieste ora sembra potrà svolgersi anche a Milano, dopo l´apertura all´iniziativa dell´assessore all´Istruzione del Comune di Milano Francesco Cappelli. Lavaggio Di Cervello Ai Bambini - "Dietro il paravento dell´antidiscriminazione e della lotta agli stereotipi di genere - prosegue l´assessore Cappellini - si tratta, senza troppi giri di parole, di un ´lavaggio di cervello´ ai bimbi, che a quell´età dovrebbero imparare altre cose che chiedersi se un papà debba fare i lavori domestici (o magari indossare pure i tacchi a spillo?) e la mamma lavorare in un cantiere (o mettersi una cravatta al collo anziché un foulard?)". Insegniamo Valore Famiglia - "Siamo alla follia - ha rimarcato Cappellini - e concordo con le parole della scrittrice Susanna Tamaro sulla considerazione che in mancanza di ´educazione´ si passa all´educazione sessuale´. I bambini di 3-6 anni non hanno bisogno di approfondire la conformazione dei propri genitali ma di valori quali il senso più profondo della famiglia, dell´amicizia, del gioco spensierato e non del gioco strumentalizzato per rimodulare la società e creare individui asessuati. Un bambino ha bisogno di una mamma e di un papà, nel rispetto della diversità dei propri ruoli, e di maestre preparate e impegnate a farli giocare con spensieratezza, a formarli come esseri umani e non come automi". Diciamo No - "Faccio dunque un appello rivolto a tutti coloro che hanno a cuore il bene e il futuro dei loro figli: diciamo no a questo scempio come Regione Lombardia va dicendo da tempo con determinazione", ha concluso l´assessore Cristina Cappellini.  
   
 

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