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Notiziario Marketpress di Martedì 17 Marzo 2015
 
   
  PROTOCOLLO INTESA EX OM. VENDOLA: "ATTO IMPORTANTE, SECONDA VOLTA IN ITALIA"

 
   
  Bari, 17 marzo 2015 - “Oggi i 100mila metri quadri di un marchio, di una fabbrica, di una storia industriale così preziosa come Om, tornano di proprietà del territorio e dei lavoratori, in modo tale che possano essere offerti a un investitore interessato a mantenere nella zona industriale di Bari quel meraviglioso presidio di capacità, di manifattura”. Così il Presidente della Regione Puglia, Nichi Vendola, nel corso della conferenza stampa per l’illustrazione e la sigla del protocollo d´intesa (tra Regione Puglia, Città metropolitana, Comune di Bari, Comune di Modugno, Consorzio Asi, società Om) che avvia un´ipotesi di riconversione funzionale e occupazionale degli immobili dell´ex Om Carrelli che si trovano a Modugno. A siglare il protocollo tra gli altri, il Presidente Vendola, l’assessore al Lavoro della Regione Puglia, Leo Caroli, e il sindaco di Bari, Antonio Decaro. “Noi ci siamo messi sulle spalle tutte le aziende e le crisi industriali, da Bridgestone a Sangalli, da Miroglio a Om – ha aggiunto Vendola - e abbiamo cercato di fare molto di più di quello che non fosse la nostra competenza. Abbiamo cercato di fare politiche industriali. Il nostro obiettivo oggi è la reindustrializzazione per l’arricchimento del distretto della meccanica nel territorio di Bari. Attrarre investimenti per la reindustrializzazione è abbastanza complicato, perché quello che bisogna evitare è che sotto la voce della reindustrializzazione si svolga la rapina degli impianti, della ricchezza che c’è in una fabbrica come ad esempio l’ex Om. Per noi non è importante chiudere la pratica, per noi è importante riaprire la fabbrica”. Poi Vendola ha aggiunto che “quello che accade oggi è importante perché propedeutico a ciò che accadrà nelle prossime settimane che sarà ancora più importante”. “Devo mantenere quel vincolo di riservatezza che ciascuno di noi deve mantenere - ha spiegato il Presidente - perché è essenziale per la buona riuscita dell’operazione. Dopo alcuni anni anche di sconforto, abbiamo vissuto alcune vicende come una beffa. Ma oggi ho qualche ragione per dire che, nelle prossime settimane, il secondo tempo di questa vicenda si possa chiudere positivamente. Stiamo lavorando tutti pancia a terra”. “Quello che sigliamo oggi - ha concluso Vendola - è un atto importante perché è la seconda volta in Italia, dopo Sangalli a Ginosa, che applichiamo questa procedura che mette in sicurezza una prospettiva. Abbiamo maestranze che rappresentano un’eccellenza come capacità produttiva, abbiamo macchinari e complessivamente una fabbrica all´avanguardia, abbiamo la buona speranza quindi che nelle prossime ore e nei prossimi giorni le manifestazioni di interesse di probabili investitori, possano incardinarsi in un processo concreto che ci consentirà di dire a quei lavoratori e alle loro famiglie, è finito un incubo, comincia una storia nuova”.  
   
 

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