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Notiziario Marketpress di Martedì 17 Marzo 2015
 
   
  BILANCIO LEGGE CONTRASTO VIOLENZA DONNE. VENDOLA: "UN PIANO PER ATTUARE LEGGE"

 
   
  Bari, 17 marzo 2015 - “Abbiamo voluto dare gambe solide alla battaglia per contrastare la violenza sulle donne. Dopo la legge regionale, sono necessari strumenti concreti per dare attuazione ai propositi e alle indicazioni di legge”. Spiega così il Presidente della Giunta regionale Nichi Vendola la scelta della Regione Puglia di approntare un Piano operativo di contrasto alla violenza sulle donne, il cui obiettivo è di dare attuazione alla legge regionale approvata lo scorso anno. “Ad un anno dall’avvio dell’iter del disegno di legge di iniziativa della Giunta Regionale, approvato all’unanimità dal Consiglio Regionale della Puglia nella seduta del 25 giugno 2014 – ha continuato Vendola - molteplici sono state le attività realizzate per consolidare e potenziare la rete dei servizi territoriali mirata alla creazione di un sistema integrato tra istituzioni e servizi”. “Intanto – ha spiegato Vendola – abbiamo 21 centri antiviolenza distribuiti su tutto il territorio regionale, 7 Case rifugio per donne vittime di violenza e 1 Casa rifugio per donne vittime di tratta e un lavoro straordinario fatto dal garante dei diritti dell´infanzia. Accanto infatti al tema della violenza alle donne, che è una vera propria pandemia che ci ha spinto a immaginare un neologismo come femminicidio in un paese che ogni giorno vede donne vittime anche di uccisioni ma vittime di ogni sorta di abuso, dallo stupro alla violenza del mobbing, c’è il tema della violenza sui minori. Possiamo immaginare cosa è diventato il bullismo informatico e quanto le cronache ci spingano ad agire. Oggi – ha aggiunto il Presidente - tutte le agenzie educative devono dire continuamente che non si può convivere con la violenza, la violenza del bullismo, degli stupratori, dei molestatori. E’ importante portare a emersione che la violenza è la negazione del diritto degli altri, è uno spreco di umanità ed è anche un reato. Noi oggi abbiamo su tutto il territorio pugliese i terminali di questa coscienza nuova che deve aiutare il nostro territorio a diventare un po´ poi civile”. Per Vendola “la violenza non è accettabile, non è compatibile con gli standard minimi di diritti umani”. “E noi lavoriamo perchè si abbatta quel muro – ha concluso Vendola - quella barriera fatta di pregiudizi, di codici culturali stantii che protegge i violenti, i violentatori, i bulli. Quel muro va abbattuto, i bulli, i violenti, i violentatori vanno o rieducati o messi al bando. Accade alla povera gente di non avere conoscenza di quali siano i propri diritti, accade a tanti soggetti sociali. Una donna nel tinello domestico non deve accettare di subire l’umiliazione o l’esproprio della propria dignità”. Alla conferenza stampa ha partecipato anche Rosy Paparella, Garante regionale dei diritti per l’infanzia e l’adolescenza che ha sottolineato come “la necessità di ridefinire un sistema complessivo capace di rilevare e prendere in carico le situazioni di maltrattamento e violenza sui minori, sia alla base del lavoro in corso per la definizione delle Linee guida regionali in materia di maltrattamento e violenza in danno dei minori, con un’attenzione particolare alle nuove forme di violenza (cyberbullismo, adescamento on line etc.) in gran parte nascoste anche in Puglia”. Note su Piano regionale della Puglia in materia di violenza alle donne Quattro linee di intervento finanziate con 3 milioni di euro per promuovere azioni di contrasto e consolidare la rete dei servizi: monitoraggio del fenomeno, attuazione di programmi antiviolenza, consolidamento e potenziamento dei centri, linee guida per il maltrattamento e la violenza delle donne e dei minori. Quattro le macro azioni previste nel Piano: l’attivazione dell’Osservatorio per il monitoraggio della violenza alle donne e ai minori, la realizzazione di “Programmi antiviolenza” a favore delle donne vittime di violenza, sole o con minori, finalizzati all’accoglienza, al sostegno e all’accompagnamento, tramite percorsi personalizzati, il consolidamento e il potenziamento dei servizi di prevenzione contrasto della violenza di genere previsti dai Piani Sociali di Zona, l’adozione delle “Linee guida regionali in materia di maltrattamento e violenza in danno dei minori”, per garantirne i diritti contro ogni forma di maltrattamento e violenza. Con una dotazione complessiva di 3 milioni di euro, che andranno a finanziare le quattro azioni del Piano regionale di contrasto alla violenza sulle donne, per la prima volta la Regione Puglia fornisce strumenti concreti a tutti i soggetti del pubblico e del privato sociale per consolidare il sistema di servizi a supporto delle politiche regionali di contrasto alla violenza sulle donne. Sono 18 i Centri antiviolenza in Puglia, di cui 10 pubblici, 7 Case rifugio per donne vittime di violenza e 1 Casa rifugio per donne vittime di tratta. L’avviso in scadenza la prossima settimana, il 21 marzo, ha proprio l’obiettivo di sostenere e rafforzare la rete dei centri antiviolenza e delle case rifugio operanti sul territorio regionale per potenziare le forme di assistenza, accoglienza e accompagnamento alle donne vittime di violenza e ai loro figli.  
   
 

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