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Notiziario Marketpress di Martedì 17 Marzo 2015
 
   
  MEDICINA COMPLEMENTARE SEMPRE PIÙ INTEGRATA NEL SISTEMA SALUTE TOSCANO

 
   
  Firenze 16 marzo 2015 - Agopuntura, fitoterapia e omeopatia sono a tutti gli effetti una risorsa del sistema per la salute dei cittadini toscani, come riconosciuto anche dalla Legge di riorganizzazione del Ssr, approvata nei giorni scorsi dal Consiglio regionale toscano. Una legge che, fra i principi generali, sottolinea la necessità di garantire l´uguaglianza, l´umanizzazione e la personalizzazione delle cure anche con riferimento alla medicina complementare e integrata. Viene dunque sancito dalla legge quadro che l´approccio alla medicina integrata è un metodo di lavoro garantito come diritto per i cittadini toscani e quindi che agopuntura e medicina tradizionale cinese, fitoterapia e omeopatia sono considerate a tutti gli effetti una componente del sistema delle risorse per la salute. Come dichiara l´assessore regionale al diritto alla salute Luigi Marroni "la Regione Toscana ha da tempo, in un percorso più che ventennale, posto particolare attenzione alle Medicine Complementari, prevedendole all´interno dei Lea integrativi regionali e approvando già nel 2007, una delle prime e più avanzate normative di regolamentazione delle loro modalità di esercizio. Per questo fra i principi generali della nuova legge regionale di riordino del Ssr, insieme al diritto all´uguaglianza, umanizzazione e personalizzazione delle cure si fa´ riferimento nei percorsi di salute anche alla medicina complementare e integrata". Un aspetto fondamentale nel processo di integrazione delle Mc è la formazione dei professionisti che esercitano queste tecniche terapeutiche. Su iniziativa della Regione Toscana, nel 2013, è stato finalmente superato il prolungato vuoto normativo con l´approvazione dell´Accordo Stato Regioni che ne ha fissato i criteri a livello nazionale. "La Toscana – sottolinea Marroni - è oggi la prima regione in Italia ad approvare un provvedimento che applica a livello regionale la normativa nazionale, adattandola alla realtà toscana, e che definisce i nuovi accordi per la formazione". I protocolli per i nuovi iter formativi sono stati sottoscritti oggi dall´assessore Marroni insieme alle Federazioni degli Ordini professionali dei medici chirurghi e odontoiatri, dei medici veterinari e dei farmacisti, rappresentati rispettivamente da Antonio Panti, Marina Gridelli e Andrea Carmagnini (che faceva le veci di Andrea Giacomelli). Si conferma così il patto di collaborazione tra il Servizio sanitario regionale e gli Ordini professionali a garanzia della qualità delle cure e della salute del cittadino. " La sottoscrizione dei Protocolli di intesa - ha aggiunto l´assessore - con le Federazioni degli Ordini dei professionisti che esercitano le medicine complementari, recependo quanto sancito dallo specifico Accordo Stato Regioni, cui abbiamo direttamente contribuito, in tema di formazione, rappresenta un ulteriore tassello nel percorso di integrazione all´interno del Ssr delle Mc, che consideriamo una risorsa importante per la salute dei cittadini". Per Antonio Panti, "grazie a questo accordo i cittadini che sempre più numerosi si rivolgono alle medicine complementari troveranno un professionista preparato. Attenzione che è tutela del pubblico interesse". Anche la nuova presidente dell´Ordine dei veterinari, Marina Gridelli, ha sottolineato la volontà di garantire che il medico sia in grado di utilizzare nel modo più corretto le discipline riconosciute su "pazienti" animali. Per l´Ordine dei farmacisti che già in passato aveva previsto stage formativi, questo percorso si formalizza con tutte le componenti interessate sia alla preparazione che all somminisrazione. I contenuti innovativi dell´Accordo Stato Regioni rispetto alla Legge Regionale del 2007 L´accordo Stato Regioni ha una parte generale nella quale si afferma la necessità di procedere alla certificazione di qualità della formazione in agopuntura, fitoterapia e omeopatia, individuando i criteri e i requisiti minimi e uniformi sul territorio nazionale dei percorsi formativi idonei a qualificare i professionisti che esercitano tali attività per medici chirurghi e odontoiatri, veterinari e farmacisti. Viene allargato all´omotossicologia e all´antroposofia il numero delle medicine complementari normate. L´accordo afferma inoltre che "è opportuno consentire ai cittadini di accedere alle cure di professionisti in possesso di idonea formazione in agopuntura, fitoterapia e omeopatia considerate come sistemi di diagnosi, di cura e prevenzione che affiancano la medicina ufficiale, avendo come scopo comune la promozione e la tutela della salute, la cura e la riabilitazione". Vengono poi declinate solo per i Medici Chirurghi e Odontoiatri le specifiche tecniche della formazione. L´accordo Stato Regioni rimanda a un successivo atto la definizione delle stesse specifiche tecniche per Veterinari e Farmacisti. Nel Protocollo di intesa alla firma oggi, la Regione si impegna a sollecitare il livello nazionale per l´approvazione di tale Accordo. Il percorso formativo passa da 450 ore (di cui 100 di pratica clinica) a 500 ore di cui 100 di pratica clinica cui si aggiungono 100 ore di studio individuale; il percorso formativo dura tre anni. Vengono accreditati anche Master biennali che rispondono ai requisiti previsti dal protocollo. Il superamento degli esami consente l´esenzione dall´obbligo degli Ecm. Importante è ricordare che si riapre la fase transitoria per l´iscrizione agli elenchi dei Medici Chirurghi ed Odontoiatri gestiti dagli Ordini Professionali. Il ricorso alle medicine complementari e integrate è un fenomeno consolidato in tutto il mondo. Negli Stati Uniti, come indica il recente 3° rapporto del National Health Statistics, il ricorso a queste medicine fra gli adulti è attestato stabilmente intorno al 32-35% e cresce soprattutto fra i più piccoli (45,6%). In Italia diverse indagini statistiche (Istat 2005, Eurispes 2012) riferiscono una percentuale di utilizzo di agopuntura, omeopatia e fitoterapia che oscilla fra il 15 e il 20% della popolazione. Uno studio della Società Italiana di Pediatria ha rilevato che il 23% dei pediatri in Italia usa le medicine complementari: 8 su 10 le prescrivono integrandole con i farmaci tradizionali e ritengono che queste terapie abbiano migliorato le condizioni di salute del paziente. Un´indagine di Health monitor compugroup medical - Sole 24 ore Sanità (2011) afferma inoltre che il 52% dei medici di medicina generale italiani consiglia medicinali omeopatici ai propri pazienti. Dati toscani Nella nostra regione sono 97, in base al censimento 2013, gli ambulatori pubblici di agopuntura, fitoterapia e omeopatia. La ripartizione per province vede in testa Firenze con 24 ambulatori e Siena con 22, seguite da Lucca (12), Pisa e Grosseto (entrambe 10), Arezzo (9). 5 gli ambulatori in provincia di Livorno, 3 a Pistoia, 2 a Prato. In costante ascesa il numero dei trattamenti che dai 20.700 del 2006 è arrivato a 30.000 nel 2013. Molti degli ambulatori utilizzano le medicine complementari in ambito oncologico per ridurre gli effetti collaterali della terapia e migliorare la qualità della vita dei pazienti. Tra questi la Breast Unit dell´Aou di Pisa, l´ambulatorio di omeopatia di Lucca, il centro di Mtc Fior di Prugna di Firenze, quello di fitoterapia e la Breast Unit dell´Aou di Careggi. L´impegno in questa direzione è stato rafforzato anche dalla partecipazione a reti e a progetti europei di ricerca come l´Epaac (European Partnership for Action against Cancer), un´iniziativa della Commissione Europea. I dati sopra riportati trovano conferma anche nella recente ricerca (2014) di un gruppo di oncologi, internisti ed epidemiologi toscani effettuata su 803 pazienti in trattamento presso 6 Dipartimenti oncologici della Toscana (Cerion-ispo, Ausl 10 Firenze, Ausl 4 Prato, Ausl 1 Massa Carrara, Azienda Ospedaliero Universitaria Careggi). Secondo questa ricerca il 37,9% stava utilizzando una o più Mc, il 66,3% informava il medico sull´uso delle Mc e ne sperimentava i benefici (89,6%) e il malato di cancro che ricorre all´oncologia integrata mostra una maggiore compliance al trattamento. Altre info su situazione toscana La Toscana ha approvato, prima in Italia, una legge regionale (9/2007) che regolamenta la formazione dei professionisti che esercitano agopuntura, fitoterapia e omeopatia prevedendo la formazione di elenchi presso gli Ordini provinciali dei medici chirurghi e odontoiatri, dei medici veterinari e dei farmacisti e accreditando in ambito regionale 6 istituti privati che svolgono la formazione nel settore. Nel corso del 2014 è stata effettuata inoltre una importante attività di regolamentazione del settore: da un lato il Consiglio sanitario regionale ha approvato un parere che prevede l´utilizzo della agopuntura e dell´omeopatia per la riduzione del dolore nel parto a basso rischio dei Punti nascita toscani. Dall´altro lo stesso Consiglio sanitario regionale ha approvato il documento sulle Linee di indirizzo per l´impiego dell´agopuntura e della medicina tradizionale cinese nel Servizio sanitario toscano, che contribuisce a far uscire l´agopuntura dal limbo dei ‘placebo´ per indicarne le prove di efficacia esistenti nella pratica clinica e nella letteratura internazionale. E dimostrandone i risultati in diverse patologie e situazioni cliniche. Scuole private di medicina complementare accreditate in Toscana secondo la Legge 9/2007 Le scuole accreditate, in cui la formazione effettuata risponde ai criteri di qualità della Legge Regionale e gli operatori che la conseguono possono iscriversi agli elenchi gestiti dagli Ordini dei Medici Chirurghi e Odontoiatri, Veterinari e Farmacisti sono la Società Italiana di Omeopatia e Medicina Integrata Siomi, l´Accademia Internazionale di Omeopatia Classica "Pieria" di Pisa, la Scuola Superiore Internazionale di Medicina Veterinaria Omeopatia "Dott.rita Zanchi" di Cortona (Ar), l´Associazione Effatà di Lucca, la Scuola di agopuntura tradizionale della città di Firenze, la Scuola "Mario Garlasco", Associazione Lycopodium, Società Italiana di Omeopatia Europea di Firenze Ambiti di applicazione delle Mc Il dolore, nelle sue numerose manifestazioni e localizzazioni, è un ambito clinico in cui la medicina tradizionale cinese può conseguire ottimi risultati: nella cefalea in tutte le sue forme, nel dolore lombare, nel dolore cervicale, nel dolore del ginocchio; nel dolore oncologico, ma anche nel dolore nel travaglio e nel parto delle gravidanze a basso rischio. Molto efficace è il trattamento dei disturbi della menopausa, della nausea e del vomito postoperatori, post chemio- e radioterapia. Il trattamento è molto semplice: viene abitualmente stimolato un punto nella parte inferiore del braccio con un ago o con una sferetta bloccata con cerotto. In questo caso la digitopressione può essere eseguita anche da personale infermieristico o con altra laurea sanitaria. La disponibilità di un trattamento efficace e sicuro è particolarmente interessante nelle patologie dolorose che, come affermano la Legge 38/2010 e i successivi atti applicativi della Regione Toscana, sono un tema centrale per la salute soprattutto per il paziente cronico che richiede un approccio multimodale integrato nel quale è compresa anche la medicina complementare.  
   
 

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