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Notiziario Marketpress di Martedì 17 Marzo 2015
 
   
  PIEMONTE, RICONOSCIUTE ALTRE 13 UNIONI MONTANE. AL MOMENTO SONO 41 I NUOVI ENTI COSTITUITI

 
   
  Torino, 17 marzo 2015 - Approvata ieri la delibera di giunta regionale che riconosce 13 nuove unioni di comuni montani. Comprendenti un totale di 135 comuni, i nuovi enti si vanno ad aggiungere alle 28 unioni montane deliberate a fine del 2014, raggiungendo così un totale di 41 unioni al momento costituite. Si parla, complessivamente, di 476 comuni, ammontanti a circa il 92% degli enti coinvolti nella trasformazione verso le nuove figure giuridiche. Rimangono ancora 48 i comuni che non hanno fatto una scelta definitiva verso una futura aggregazione. Questi, riceveranno a breve una nota congiunta da parte del vicepresidente Reschigna e dell’assessore Valmaggia nella quale si solleciterà un’imminente decisione. L’urgenza nei confronti della costituzione delle unioni montane rimanenti e dettata dalla recente approvazione, in Consiglio regionale, della l.R. 3/2015 “Disposizioni regionali in materia di semplificazione”, all’interno della quale sono contenuti due fondamentali articoli finalizzati entrambi a promuovere l´avvio dell´operatività delle unioni. I nuovi enti territoriali, riconosciuti ai sensi delle ll.Rr. 11/2012 e 3/2014, avranno ora la facoltà di esercitare le funzioni in capo alle comunità montane. Tali funzioni saranno esercitabili in via provvisoria sin da subito, nell’attesa del definitivo conferimento che avverrà, in modo formale, all’atto dell´approvazione della legge di bilancio regionale, prevista ad aprile. Infine, per quanto riguarda le comunità montane interamente trasformatesi in unioni montane di comuni, la l.R. 3/2015 introduce l’istituto del decreto del Presidente della Giunta regionale quale strumento che ne sancirà l´estinzione. “Le nuove costituzioni delle Unioni montane approvate oggi, insieme alla legge di semplificazione regionale, sono atti imprescindibili che mirano a costituire, a breve, il nuovo e definitivo assetto degli enti territoriali montani”, ha commentato l’assessore Valmaggia. Grazie a un calendario fitto di incontri, si sta cercando di offrire al territorio la massima disponibilità ad accompagnare l’iter di trasformazione delle comunità montane nelle nuove unioni secondo il principio della continuità rispetto alle funzioni svolte dagli enti in liquidazione, ma soprattutto creando soggetti in grado di interpretare nel miglior modo le esigenze delle terre alte al fine di riuscire a sfruttare al massimo le opportunità di sviluppo che si presenteranno in futuro”, conclude l’assessore.  
   
 

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