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Notiziario Marketpress di Giovedì 19 Marzo 2015
 
   
  POSTE IN LOMBARDIA: PIANO TAGLI SOSPESO, PRIMO RISULTATO RAGGIUNTO

 
   
  Milano, 19 marzo 2015 - Il piano di Poste Italiane che prevede, per la Lombardia, la chiusura di 61 uffici, soprattutto nei piccoli Comuni e l´apertura a giorni alterni di altri 121, sarà sospeso per qualche settimane e saranno considerate alcune eccezioni. Ne dà notizia il sottosegretario alle Riforme istituzionali, Enti locali, Sedi territoriali e Programmazione della Regione Lombardia Daniele Nava. Riconoscimento Specificità - "A seguito della risoluzione approvata dal Consiglio regionale il 3 marzo - spiega Nava - abbiamo avviato immediatamente un dialogo con la Direzione nazionale di Poste italiane, ottenendo la sospensione del piano, che sarebbe dovuto entrare in vigore dal 13 aprile e la sua parziale revisione". "Abbiamo fatto presente le istanze dei nostri territori - aggiunge Nava - e le criticità del piano e abbiamo trovato disponibilità nel vedere riconosciute alcune specificità. Abbiamo concordato di completare congiuntamente l´analisi dei territori prima di dare definitiva attuazione al piano di Poste". Tavolo Regionale - Come richiesto dal Consiglio regionale, sarà convocato la prossima settimana il Tavolo regionale, con i soggetti coinvolti, per discutere sulle possibili modifiche del piano di Poste Italiane: "si tratta - sottolinea Nava - di trovare proposte concrete e pragmatiche di soluzione che possano fare sintesi tra le esigenze dell´azienda e della collettività". Le Sedi territoriali della Regione sono già al lavoro per raccogliere i dati necessari. "Va tenuto presente infatti - ricorda il sottosegretario - che l´entrata in vigore del piano non è in discussione, come ha anche confermato l´Amministratore Delegato di Poste Italiane in Conferenza Regioni, e presso le Commissioni Parlamentari, dato che applica un decreto Ministeriale del 2008, aggiornato da una recente delibera dell´Agcom (2014)". Le Situazioni Di Difficoltà - "E´ stata riconosciuta - spiega ancora Nava - la nostra esigenza di introdurre nel Piano criteri in più, oltre a quelli già previsti dalle leggi nazionali. In particolare, si tratta di elementi come la presenza di frazioni isolate, la difficoltà a raggiungere gli uffici anche per assenza di collegamenti, la mancanza di sportelli bancari nei Comuni dove è prevista la chiusura degli uffici, la desertificazione commerciale, oltre che la previsione di riduzione del servizio in zone ad alta valenza turistica". Regione Apripista - "Abbiamo ottenuto un importante risultato - conclude Nava - avviando un metodo di lavoro che potrà essere esteso alle altre Regioni. Come sempre la Lombardia fa da apripista".  
   
 

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