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Notiziario Marketpress di Lunedì 23 Marzo 2015
 
   
  FVG-SLO: CONCLUSIONE DEL PROGETTO EUROPEO "VIA DI PACE"

 
   
  Gorizia, 24 marzo 2015 - Con la solenne cerimonia, avvenuta oggi sul confine tra Gorizia e Nova Gorica, è terminato il progetto europeo "Via di Pace - Pot miru", che collega i luoghi tra le Alpi e lŽAdriatico, che sono stati centŽanni fa scenario della Grande guerra. LŽiniziativa è stata realizzata nellŽambito del programma di cooperazione transfrontaliera Italia-slovenia. La Via di Pace scorre sui crinali delle montagne, costeggia lŽIsonzo, attraversa la pianura e il Carso goriziano per arrivare a Duino vicino a Trieste. Il progetto, che è stato finanziato con un milione di euro, è stato realizzato dalla Provincia di Gorizia e dalla fondazione slovena dellŽAlto Isonzo (Pot miru v Posocju) in collaborazione con gli Enti locali di entrambi gli Stati. I 280 chilometri di sentieri, resti di trincee, caverne, fortificazioni, chiese e cimiteri militari, permetteranno ai visitatori di rivedere i luoghi dove avvennero i feroci e tragici combattimenti tra i militari italiani e quelli austroungarici. AllŽevento hanno partecipato gli assessori regionali, Gianni Torrenti e Loredana Panariti. A margine dellŽincontro Torrenti ha evidenziato lŽentusiasmo e lŽenergia, che hanno caratterizzato i partecipanti e gli spettatori. "Oggi si è ripreso un percorso di collaborazione lungo il confine, che sembrava un poŽ rallentato nelle volontà". "Riflettere sulla prima guerra mondiale in questo modo - ha commentato lŽassessore - ci permette quindi di guardare con ottimismo al futuro". Il solenne evento conclusivo è iniziato con gli inni nazionali, eseguiti da un coro di voci bianche. Il presidente della Repubblica di Slovenia Borut Pahor, oratore ufficiale dellŽincontro, ha ricordato come sia necessario impegnarsi quotidianamente, anche a livello individuale, "per costruire la pace" con la collaborazione, lŽamicizia, la convivenza, la conciliazione e la solidarietà. La Via di Pace consolida le differenze, ha affermato lŽarch. Boris Podrecca, che lavora a Vienna e in altri Paesi centro-europei. "Le diversità sono fonte di saggezza e di reciproca conoscenza. LŽeuropa di mezzo è uno spazio di varie identità, dove ognuna esiste in quanto confermata dalle altre", ha spiegato Podrecca. Il presidente del Comitato storico e scientifico per gli anniversari dŽinteresse nazionale, Franco Marini, si è soffermato sullŽimportanza di comprendere la guerra "per avere la pace". La Via lungo il fronte dellŽIsonzo va inserita in un progetto europeo più ampio che collegherà i luoghi della prima guerra mondiale dallŽAdriatico alla Manica. Agli organizzatori ha inviato un messaggio di saluto anche il presidente della Repubblica italiana Sergio Mattarella, che ha evidenziato lŽimportanza civile e morale del progetto europeo, che è stato presentato con un ricco e significativo programma musicale, eseguito dai cantautori Vlado Kreslin, Antonella Ruggero e dallŽOrchestra Nova filharmonija, diretto da Valter Sivilotti. Sono state numerose le autorità che hanno seguito lŽevento: i ministri sloveni Janko Veber (Difesa), Julijana Bizjak Mlakar (Cultura) e Gorazd Zmavc (Sloveni dŽOltreconfine), i parlamentari Tamara Blazina, Giorgio Brandolin, Laura Fasiolo, e Serena Pellegrino, lŽambasciatrice italiana a Lubiana, Rossella Franchini, il vicepresidente del Consiglio regionale Igor Gabrovec, il consigliere regionale Rodolfo Ziberna, i presidenti della Provincia di Gorizia e Trieste, Enrico Gherghetta e Maria Teresa Bassa Poropat, il sindaco di Gorizia Ettore Romoli.  
   
 

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