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Notiziario Marketpress di Martedì 24 Marzo 2015
 
   
  LA VISITA DEL PRESIDENTE DELLA CAMERA LAURA BOLDRINI IN SARDEGNA. I PUNTI TOCCATI DAL PRESIDENTE PIGLIARU NEL SUO INTERVENTO

 
   
  Cagliari, 24 Marzo 2015 - È iniziata il 20 marzo la visita di tre in giorni in Sardegna della presidente della Camera, Laura Boldrini. Ad accoglierla, al Lazzaretto di Sant’elia, a Cagliari, c’erano il presidente del Consiglio Regionale, Gianfranco Ganau, il presidente della Regione, Francesco Pigliaru, e il sindaco di Cagliari, Massimo Zedda. Nel pomeriggio, nel corso della seduta solenne in Consiglio Regionale, dove sono intervenuti, oltre alla stessa Boldrini, il presidente dell´assemblea e il capogruppo dell´opposizione, Pietro Pittalis, il presidente Francesco Pigliaru ha posto l´accento su alcuni temi che ha definito di grande attualità. Nel suo discorso si è soffermato sul bilanciamento dei poteri tra organo esecutivo e organo legislativo, sul regionalismo e sul centralismo, e sulla specialità della Sardegna. Il presidente della Regione ha auspicato in particolare l´adozione, da parte del Consiglio, di una legge sulla sistematica valutazione delle politiche pubbliche, che devono essere giudicate sulla base della loro efficienza ed efficacia. "Si tratta - ha detto il presidente Pigliaru - di uno strumento essenziale che può farci fare rapidamente un salto di qualità per portare la Sardegna all’avanguardia tra le regioni italiane, diventando un esempio di trasparenza e di bilanciamento di poteri". Sul tema del regionalismo, il presidente Pigliaru ha sottolineato l’importanza delle Regioni come "un luogo di sperimentazioni di politiche che possono tracciare una strada percorribile da tutti e con vantaggi per tutti. Le Regioni, soprattutto quelle a Statuto Speciale, devono dimostrare quanto la loro autonomia sia utile, non solo per le Regioni stesse ma per l´intero quadro nazionale". Riguardo lo Statuto sardo, il presidente Pigliaru ha detto che "deve prevedere maggiori potestà legislative in materia fiscale e finanziaria, e un trattamento finanziario più favorevole, e concentrarsi sull’affermazione di diritti speciali che concorrano a rafforzare l’idea della nostra diversità, il diritto alla continuità territoriale, il diritto all´identità, il diritto a competere con lo Stato per individuare standard ambientali più severi". Tra i temi toccati anche l´insularità e la centralità del ruolo della Sardegna nel Mediterraneo che il presidente Pigliaru ha sottolineato citando il programma di cooperazione transfrontaliera Enpi, di cui la Regione è stata confermata capofila. Circa i rapporti tra Sardegna e Stato, il presidente ha fatto il punto sugli effetti pesanti della crisi nell´isola, costretta ad affrontarli in condizioni svantaggiate. "Ci sono dunque più livelli di responsabilità - ha detto Francesco Pigliaru - quella che ci appartiene totalmente, quella che condividiamo con lo Stato e quella che riguarda lo Stato e i suoi doveri nei confronti della Sardegna, sanciti dal nostro Statuto." Il presidente ha citato il lavoro della Giunta su fronti importanti, dall´istruzione al lavoro, sino all´ambiente e ha ricordato alcune responsabilità in capo allo Stato: vertenza entrate, riequilibrio delle servitù militari, assenza del metano e costo dell´energia; dal no deciso alle scorie, che ha definito "una nuova servitù", sino ai problemi derivanti dal progressivo disimpegno dello Stato in atto nei territori. "Su tutto ci confrontiamo, giorno per giorno, con lo Stato" - ha concluso Francesco Pigliaru - su tutto stiamo lavorando, giorno per giorno, insieme a al Consiglio, con dedizione e impegno. Certi che il principale esercizio di sovranità sia una essenziale assunzione di responsabilità, un percorso in cui facciamo la nostra parte e in cui chiediamo allo Stato, con forza, di fare la sua".  
   
 

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