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Notiziario Marketpress di
Martedì 24 Marzo 2015 |
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XILELLA. VENDOLA SCRIVE A RENZI E A MARTINA: "INCONTRI CON PARLAMENTARI EUROPEI"
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“Vorrei rivolgere un appello agli olivicoltori del Salento affinchè osservino gli obblighi previsti dai decreti di lotta obbligatoria e dai provvedimenti emessi dall’osservatorio Fitosanitario regionale. Il piano approvato infatti potrà avere la sua piena efficacia solo con una grande adesione, collettiva e da parte di tutta la comunità agricola pugliese, alle azioni previste, prime fra tutte l’immediata aratura dei campi”. Così il Presidente della Regione Puglia Nichi Vendola, esprimendo soddisfazione per l’approvazione definitiva, e quindi per l’avvio ufficiale, del piano di contrasto al batterio della Xilella fastidiosa presentato dal Commissario straordinario Giuseppe Silletti. Il Presidente Vendola ha poi annunciato di aver inviato una lettera, sempre sulla Xilella, al Presidente del Consiglio Matteo Renzi e al Ministro per le Politiche agricole Maurizio Martina, con la certezza che possano condividere le sue “preoccupazioni”, con la quale chiede loro “di valutare la possibilità di organizzare uno o più incontri con i Parlamentari europei delle regioni olivicole italiane, con la rappresentanza dell´Italia presso Ue, e con la Commissione Europea, al fine di esporre questioni che sul piano politico richiedono la massima attenzione e celerità di intervento”. Tra le questioni evidenziate da Vendola “la messa in dubbio da parte della Commissione Europea nei comitati istituzionali, ai quali partecipano anche altri Stati membri, la validità dei risultati sin qui ottenuti (riconosciuti da tutte le istituzione internazionali) che periodicamente vengono comunicati (è il caso della vite che non è interessata dal ceppo di Xylella presente nel Salento ma la Commissione ritiene che venga ugualmente inserita nelle piante ospiti e bloccata nella movimentazione) e la necessità di “individuare le risorse necessarie per indennizzare gli agricoltori salentini, così come è già avvenuto in altre circostanze che hanno interessato le aziende europee (come nel caso dell´aviaria, dell´embargo russo per l´ortofrutta e per gli escherichiacoli)”. Per Vendola infine “occorre rafforzare il ruolo dell´Italia in sede comunitaria affinché non prevalgano ragioni di carattere economico e commerciale di altri paesi Ue ed extra Ue, concorrenti sull´olivicoltura e il vivaismo viticolo”. Di seguito il testo integrale della lettera inviata a Renzi e a Martina Il ritrovamento, riscontrato nell´Ottobre del 2013 nell´area del Gallipolino, del patogeno da quarantena Xylella fastidiosa su piante di olivo ed altre specie coltivate, ornamentali e spontanee, come a Voi noto, ha determinato una situazione sempre più critica per il coinvolgimento, non solo del settore agricolo, ma di tutta la popolazione e le amministrazioni locali. La Regione Puglia, purtroppo, ė vittima di una imponente emergenza fitosanitaria che non ha eguali nella storia internazionale e che non può affrontare in solitudine, senza un adeguato coinvolgimento dello Stato italiano e della Unione Europea. L’ormai certa identificazione della origine sulla presenza del ceppo individuato nel Salento di provenienza dalla Costa Rica, consente di poter affermare che i controlli effettuati presso i punti doganali di arrivo dei vegetali dai paesi in cui è ben nota la presenza della Xylella fastidiosa, non sono sufficienti per garantire il rispetto del divieto di introduzione di patogeni da quarantena molto pericolosi. A conferma di ciò è sufficiente ricordare il ritrovamento, successivo alla comunicazione da parte della Puglia della presenza sul territorio dell´Unione del batterio, di ulteriore materiale vegetale infetto proveniente dalla Costa Rica come le piante di caffè nei Paesi Bassi ed in Lombardia nei primi mesi del 2014. Risulta, quindi, che, nonostante la Commissione Europea fosse a conoscenza della provenienza del ceppo presente in Puglia, non ha emesso alcun blocco di importazione da paesi terzi, mentre ha imposto regole particolarmente severe nel territorio della Provincia di Lecce. Va rilevato che ancora oggi moltissime specie ospiti nei paesi americani possono essere importate senza alcun controllo perché non viene richiesto dalla normativa europea il passaporto delle piante che quindi hanno libero accesso. E’ evidente che la normativa regolamentare contenuta nel reg. 29/2000, così come fatto rilevare anche dall´Efsa non è sufficiente a proteggere gli Stati membri dai rischi che le fitopatie rappresentano. Con riferimento alle azioni poste in essere in Puglia, come è a Voi noto, questa Regione ha adottato numerosi atti tecnici e amministrativi in tempi molto ristretti al fine di impedire la diffusione del batterio. L’enorme lavoro di coordinamento eseguito dal Servizio Fitosanitario e degli altri Uffici regionali ha consentito di verificare con particolare capillarità la presenza del patogeno da quarantena sul territorio al fine di poter determinare i limiti delle infezioni. Grazie a tale sistema di monitoraggio che è oggi ritenuto da tutti, compreso gli Ispettori della Commissione Europea, al massimo della tecnologia informatica e della organizzazione territoriale, è stato possibile tener sotto controllo costantemente l’evoluzione delle infezioni per la quale al momento è ancora allo studio dei ricercatori la fase di incubazione del batterio e la manifestazione dei sintomi. Le istituzioni scientifiche coinvolte hanno affrontato la ricerca con molta tempestività grazie alla professionalità dei ricercatori impegnati e dei costanti contatti con i maggiori esperti internazionali e i risultati sin qui ottenuti sono stati riconosciuti da tutte le istituzione internazionali. Nonostante ciò registriamo che la Commissione Europea nei comitati istituzionali, ai quali partecipano anche altri Stati membri, mette in dubbio la validità dei risultati che periodicamente vengono comunicati (è il caso della vite che non è interessata dal ceppo di Xylella presente nel Salento ma la Commissione ritiene che venga ugualmente inserita nelle piante ospiti e bloccata nella movimentazione). Negli ultimi incontri effettuati a Bruxelles è emersa l’ipotesi di bloccare qualsiasi movimentazioni di oltre 150 ritenuti specie ospiti di Xylella a livello mondiale. Questa imposizione non tiene conto di tutto il lavoro scientifico svolto dalle nostre istituzioni che hanno sequenziato genomicamente il ceppo presente, distinguendolo da altri ceppi presenti in altri paesi (Xylella fastidiosa subspeciePauca ceppo Codiro). Ciò comporterebbe un blocco totale di tutto il sistema agricolo ed economico del Salento anche in relazione al divieto di impiantare tali piante ospiti. E’ sicuramente uno scenario apocalittico considerando l’elevata densità agricola e di popolazione presente nel territorio, la caratterizzazione paesaggistica naturale e la presenza spontanea di numerose piante che possono rientrare nell’elenco potenziale delle piante ospiti che si vuole imporre senza tener conto della diverso ceppo presente. Pur ritenendo che è necessario attuare imponenti misure che impediscano la diffusione delle infezioni in quanto lo scenario che oggi si riscontra nella provincia di Lecce può considerarsi drammatico e raccapricciante con un impatto devastante per l’agricoltura, per il territorio, per l’ambiente e per l’economia non solo del settore agricolo ma anche sociale, è necessario che le misure da imporre su un così vasto territorio siano dimensionate alla realtà presente e alla possibilità di poterle effettivamente eseguire. Gentile Presidente, gentile Ministro, con le necessarie premesse sin qui svolte Vi rappresento la necessità di rafforzare il ruolo dell´Italia in sede comunitaria affinché non prevalgano ragioni di carattere economico e commerciale di altri paesi Ue ed extra Ue, concorrenti sull´olivicoltura e il vivaismo viticolo. In questo senso credo sia opportuno sensibilizzare i Parlamentari europei e la rappresentanza a Bruxelles, sulle azioni politiche da mettere in campo a tutela degli interessi economici del paese e, per indurre la Commissione competente a valutare le azioni da porre in essere sul piano fitosanitario tenendo in considerazione, in maniera rigorosa, le motivazioni tecnico scientifiche che sostengono le decisioni. Rilevo inoltre che la situazione che si è venuta a determinare per l´introduzione sul territorio della Puglia di un batterio di quarantena, oggi impone alle vittime, che si vedranno abbattere le piante e che vedono il loro reddito ridotto drasticamente, l´attuazione a loro carico di misure obbligatorie molto costose. Ciò evidentemente, oltre a rappresentare una profonda ingiustizia determina una concreta difficoltà a che le azioni siano effettivamente svolte per insufficienza di risorse finanziarie e non mancanza di volontà da parte degli agricoltori. È chiaro quindi che occorre individuare le risorse necessarie per indennizzare gli agricoltori salentini così come è già avvenuto in altre circostanze che hanno interessato le aziende europee come nel caso dell´aviaria, dell´embargo russo per l´ortofrutta e per gli escherichiacoli e, non può essere di ostacolo l´assenza di norme specifiche che lo consentano, essendo compito della politica individuare soluzioni legate alla straordinarietà dell´evento e dotarle dei provvedimenti legislativi e regolamentari adeguati. Vi chiedo di valutare la possibilità di organizzare uno o più incontri con i Parlamentari europei delle regioni olivicole italiane, con la rappresentanza dell´Italia presso Ue, e con la Commissione Europea, al fine di esporre le questioni che sul piano politico richiedono, a mio avviso, la massima attenzione e celerità di intervento. Certo che potrete condividere le mie preoccupazioni Vi saluto molto cordialmente e resto in attesa delle Vostre decisioni |
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